Stadio Roma, giallo Lanzalone: si è dimesso ma risulta presidente del cda Acea - Affaritaliani.it

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Stadio Roma, giallo Lanzalone: si è dimesso ma risulta presidente del cda Acea

L'avvocato Lanzalone nelle visure camerali è ancora al suo posto. Denuncia del Pd Anzaldi

Luca Lanzalone arrestato per lo scandalo dello stadio della Roma “è ancora al suo posto come presidente di Acea”. Lo sostiene il deputato Pd, Michele Anzaldi.

Anzaldi scrive su Fb: “Può un ministro della Repubblica, un’autorità istituzionale, raccontare palesi bugie in un’intervista, senza il minimo scrupolo? E’ quanto ha fatto il ministro Riccardo Fraccaro a Radio Capital, dicendo che Lanzalone è stato allontanato. Non è vero, è una balla: sebbene arrestato con l’accusa di corruzione, è ancora in Acea come consigliere e addirittura, da una visura camerale effettuata in data odierna, risulta persino ancora presidente del Cda Acea, sebbene l’annuncio delle sue dimissioni sia di due settimane fa".

visura acea
 

"In ogni caso l’annuncio - prosegue Anzaldi - di rimettere il mandato di presidente non è certo arrivato per le presunte richieste M5s, ma per evidente incompatibilità: come poteva guidare un’azienda di livello internazionale e quotata in Borsa, come Acea, mentre era recluso in custodia cautelare? Il Movimento 5 stelle non ha allontanato alcuna mela marcia, visto che non soltanto non sono riusciti a mandare via Lanzalone dall’azienda, dove lo hanno nominato loro come 'premio', ma non hanno preso alcun provvedimento neanche nei confronti del capogruppo Ferrara. Indagato nell’inchiesta Stadio della Roma per le utilità che avrebbe ricevuto da Parnasi, Ferrara non è stato minimamente allontanato, come hanno annunciato ai quattro venti: non ha lasciato la poltrona di consigliere comunale, è ancora membro a tutti gli effetti del gruppo M5s e addirittura per il sito ufficiale del Comune è ancora capogruppo. Per noi vale la presunzione di innocenza, il Movimento 5 stelle invece riempie gli elettori di chiacchiere fasulle. Invece di ripetere le bugie di Di Maio e Bonafede, il ministro Fraccaro farebbe bene a spiegare perché fece pressioni per portare Lanzalone anche al Comune di Torino".