Roma
Stadio Roma, la delibera in aula. “Grande giro di boa”. Il voto slitta al 9
La delibera sull'interesse pubblico per lo Stadio della As Roma è arrivata in aula. Le opposizioni: favorevoli, ma vanno chiariti alcuni punti
Stadio As Roma, la delibera è approdata in Assemblea Capitolina. L'assessore Veloccia ha parlato di un'importante “giro di boa: una grande occasione per Roma”. Il voto finale alla fine è stato rimandato al 9 maggio.
“Il progetto - ha spiegato l'assessore - a me pare abbia un evidente interesse pubblico. Non solo dunque per l’impianto sportivo in sé, e non solo per gli effetti indiretti di allegerimento, ad esempio del quadrante dell’attuale Olimpico, ma anche e forse soprattutto perché permetterà finalmente di riqualificare e valorizzare un’area (pubblica e che tanto ci è costata) che da troppi anni attendere un 'esito' ed invece è abbandonata, oggetto di occupazioni, degrado, detenzioni precarie e abusi edilizi”. L'assessore ha assicurato che si preserverà l'ospedale Pertini che verrà a trovarsi nelle vicinanze del futuro stadio. Assicurata anche la presenza di parcheggi e la raggiungibilità della nuova struttura attraverso i trasporti pubblici.
Caudo non parteciperà al voto: "Criticità sul trasporto pubblico e sul verde pubblico"
Il consigliere di Roma Futura Giovanni Caudo non ha partecipato alla seduta per impegni accademici ma ha spiegato su Facebook che “non avrei partecipato ugualmente: la delibera va migliorata ancora”. Le criticità denunciate da Caudo erano soprattutto relative al trasporto pubblico, insufficiente se solo al 50%, e la preservazione del verde pubblico intorno allo stadio.
Il consigliere Caudo ha accolto con favore le dichiarzioni dell'assessore Veloccia, pur confermando la sua decisione di non partecipare al voto. “L’assessore Veloccia - ha detto in un comunicato - ha chiarito che la quota di trasporto su ferro per lo stadio potrà essere definita in fase di progetto definitivo e che questa complessivamente potrebbe anche crescere portando il traffico privato su gomma a ridursi sotto il 50% come invece è definito oggi dalla delibera. È esattamente quello che ho chiesto in queste settimane”.
La maggioranza
Per il Partito Democratico ha parlato la consigliera Milito. “Abbiamo lavorato in tempi brevi – ha detto la consigliera – ma questo non ci ha impedito di farlo nel migliore dei modi. Questo grazie anche grazie alla sinergia tra maggioranza e opposizione: non ci siamo persi in dibattiti inutili. Tutti abbiamo sollevato le possibili criticità, grazie anche al lavoro delle Commissioni”.
Le opposizioni
Da tutti i gruppi di opposizione è arrivato lo stesso messaggio per maggioranza: lo stadio va bene ed è un progetto importante per la città, ma ci sono alcuni punti che vanno assolutamente chiariti.
“La Lega - ha spiegato il capogruppo della Lega Santori - è favorevole alla costruzione dello stadio. Ma chiediamo la massima attenzione ad ogni particolare per garantire in ogni fase il pubblico interesse. Viabilità, trasporti, verde pubblico. I dubbi sono molti e nelle parole della maggioranza ci sono ancora troppi verbi coniugati al futuro”.
“Lo stadio - ha detto la capogruppo dei 5 Stelle Meleo - sarà un'infrastruttura molto importante per lo sviluppo della città, per il turismo e i grandi eventi, nonché per la rigenerazione urbana. Ma occorrono degli approfondimenti, soprattutto sul tema della mobilità”.
“Ci sarà uno stadio da 60mila posti - ha detto il consigliere Marco Di Stefano - da 48mila metri cubi, con spazi multifunzionali. Un'ottima proposta, rispetto a quella scandalosa che fu presentata dalla Giunta Marino. Ho delle perplessità per quanto riguarda la questione dei parcheggi. So che l'assessore pensa che se facciamo troppi parcheggi, la gente verrà solo in macchina. Il problema è che Roma non è pronta a questo tipo di operazione: la mentalità e la mancanza di trasporti pubblici. Quindi non ci sono le condizioni”.
“Penso che siamo tutti d'accordo su quest'opera - ha detto il consigliere Stefano Erbaggi di Fratelli d'Italia – ma ci sono alcuni temi che sono stati trattati con troppa leggerezza. Primo fra tutti quello degli espropri. Riguarderanno anche abitazioni, vorrei ricordarlo. E poi la questione dei trasporti. Vorrei dei chiarimenti prima dare l'assenso”.