Roma

Stadio Roma, la Regione dice no. Ci sarà una nuova conferenza dei servizi

Arriva il parere negativo, stop al progetto. Ferrara fiducioso: “Nessun ostacolo”

Stadio della Roma, la Regione dice no. Arriva lo “stop” al progetto di Tor di Valle, mercoledì la probabile chiusura in un nulla di fatto: si ripartirà da una seconda conferenza dei servizi.

 

Per il via libera allo stadio della Roma, a meno di clamorose sorprese, servirà una seconda conferenza dei servizi, che prenderà il via al termine dell'attuale. La presidente Manuela Manetti infatti mercoledì informerà probabilmente i rappresentanti di Governo, Regione Lazio, Città Metropolitana e Campidoglio sull'esito dei sei mesi di lavori attorno al progetto. Lavori che andrebbero verso la chiusura dell'attuale conferenza con un nulla di fatto, vista la presenza di una serie di pareri favorevoli e alcune lacune. Da tenere presente infatti diversi aspetti del progetto al vaglio, del dicembre 2014, e dell'ancora presente vincolo archeologico sugli spalti dell'ippodromo di Tor di Valle. La giunta regionale dovrà così produrre un atto, che recepisca il risultato della conferenza. Solo al termine di un altro interminabile iter si potrà così aprire una nuova partita, legata al progetto revisionato insieme dal club giallorosso e dal Campidoglio. La scorsa settimana proprio dalla Giunta è arrivato il primo atto che formalizza l'intesa, che dovrà scaturire in una nuova delibera da redigere entro 90 giorni. Un testo importantissimo, chiamato a confermare il pubblico interesse anche di fronte ai grandi tagli al progetto; che hanno dimezzato la superficie delle tre torri del business park, ridotto a 18 palazzine. Solo a quel punto si aprirà, presumibilmente entro l'estate, una nuova conferenza dei servizi.

Uno scenario che preannuncia tempi ancora molto lunghi, ma che, apparentemente, non spaventa il capogruppo capitolino dell'M5S Paolo Ferrara, che si dice fiducioso: “Apprenderemo il risultato della conferenza dei servizi ma mi sembra che non ci siano difficoltà né in un senso, né in un altro. Andiamo avanti e consegneremo alla città uno stadio fatto bene. Se si deciderà di chiudere negativamente questa conferenza dei servizi e aprirne una nuova? Non sarà un ostacolo, andremo avanti spediti verso lo stadio”.