Stadio Roma, Lanzalone nella bufera: chat eliminate e l'ombra della Massoneria
Ma i legali di Parnasi assicurano: "Il progetto di Tor di Valle può andare avanti"
Chat cancellate e presunti elgami con la Massoneria, nuova bufera sull'ex presidente Acea Luca Lanzalone. Lo scandalo relativo allo Stadio della Roma si arricchisce di nuovi retroscena, particolari e dubbi.
Nel mirino degli inquirenti c'è sempre più insistentemente un volto ed nome preciso, quello del "deus ex machina" della vicenda stadio, vicinissimo ai vertici dell'M5S e al sindaco Virginia Raggi. È ancora una volta l'avvocato Luca Lanzalone, sul quale la Procura di Roma prosegue le indagini anche attraverso l'analisi del cellulare. Analisi che avrebbero rivelato come alcune conversazione telefoniche sarebbero state cancellate, forse perché decisivi proprio ai fini dell'indagine. Dubbi che si aggiungono ad altri dubbi, come quelli sollevati dal deputato del Pd Michele Anzaldi. Sull'ex numero uno di Acea si allunga infatti anche l'ombra di un legame con la Massoneria, recente messa al bando dallo stesso Governo M5S-Lega: "Il signor Luca Lanzalone iscritto alla Massoneria è lo stesso Luca Lanzalone braccio destro di Raggi e Di Maio arrestato in indagine #StadioDellaRoma? - si interroga Anzaldi su Twitter - O si tratta di un omonimo? M5s puo' chiarire? Magari puo' dircelo il ministro Bonafede che ha portato l'avvocato a Roma e Livorno?".
Ma mentre accuse e retroscena inquietanti si accumulano, ecco che dal fronte Parnasi filtra comunque un cauto ottimismo. Secondo indiscrezioni raccolte dai legali, il progetto dello stadio di Tor di Valle avrebbe infatti ancora le carte in regola per andare avanti. Parola di Emilio Ricci e Giorgio Tamburrini, avvocati di Luca Parnasi, che dichiarano: "i pubblici ministeri hanno assicurato che non ci sono elementi che possano bloccare la procedura per il nuovo stadio di Tor di Valle". Una valutazione che sarebbe già stata condivisa dai pm con vertici del Campidoglio e del club giallorosso.
L'ennesimo, apparente, ribaltamento del capitolo "stadio", che vedrà la prossima settimana l'interrogatorio dello stesso Parnasi. Il costrutture romano, attualmente nel carcere milanese di San Vittore, è in attesa di essere trasferito in un penitenziario romano.