Roma

Stadio Roma, nuovo rinvio: in aula dopo l'estate. Raggi prende ancora tempo

Dopo il rinvio della riunione con il Gruppo M5S in programma lunedì scorso, il sindaco annuncia: “Prima viene il bilancio, poi Tor di Valle”

Stadio As Roma, dopo quello della riunione con il Gruppo M5S in programma lunedì scorso un altro rinvio: il progetto passerà in Consiglio Comunale solo dopo l'estate. Raggi così prende - e perde - ancora tempo, segno che restano tanti dubbi e che la maggioranza pentastellata non è ancora del tutto unita sul sì all'impianto a Tor di Valle.

 

Solo i più ottimisti tra gli ottimisti potevano pensare che la vicenda stadio arrivasse in aula Giulio Cesare prima dello stop estivo. A spegnere i sogni dei tifosi giallorossi e non solo ci ha pensato direttamente il sindaco Raggi che, a margine della premiazione di un concorso fotografico a Villa Celimontana, ha rimandato a settembre ogni discussione: “Stiamo andando avanti e credo a giorni la delibera arriverà in giunta. Intanto mandiamo avanti i lavori in giunta, l'Aula in questo momento è impegnata con la sessione di bilancio, immagino passerà in Assemblea dopo l'estate”.

Il Pd vuole una bozza della proposta di deliberazione in Commissione Urbanistica

"Oggi la sindaca Raggi ha reso noto che a giorni la delibera sullo Stadio della Roma sarà al vaglio della Giunta Capitolina per essere adottata. Considerando che le modifiche cui stanno lavorando gli uffici sono di un certo rilievo e sono la conseguenza diretta delle prescrizioni richieste dalla Regione Lazio e della 'due diligence' voluta dal Campidoglio, ritengo quanto meno opportuna una riunione preliminare della Commissione Urbanistica sulla bozza di proposta di deliberazione per dare modo ai consiglieri  comunali di visionare tutti gli atti e di esprimere in questo modo eventuali rilievi". Così in una nota il capogruppo del Pd capitolino, Giulio Pelonzi.

"In questi 4 anni di amministrazione Raggi - continua Pelonzi -, sulla vicenda stadio è calata una fitta nebbia. Le decisioni e i cambi di posizioni sono avvenuti nell'ombra con le conseguenze che tutti conosciamo. La trasparenza è stata del tutto trascurata a danno della città. Su un'opera così importante e che avrà un impatto rilevante sulla città è necessario un coinvolgimento ampio a partire dagli eletti. Basta accordi e strategie da retrobottega , si agisca quindi alla luce del sole coinvolgendo i consiglieri dell'Assemblea Capitolina che saranno chiamati ad esprimere l'ultimo voto sull'atto".