Roma
Stadio Roma, Pallotta studia alternative a Tor di Valle: pressing sul Comune
Botta e risposta tra società ed azionisti: sullo stadio, in caso di un definitivo No a Tor di Valle, la Roma “prenderà in considerazione scenari alternativi”
Stadio Roma, il presidente James Pallotta studia alternative a Tor di Valle: con l'iter autorizzativo fermo nelle mani del Comune, la società giallorossa conferma agli azionisti che, in caso di definitivo No alla costruzione dell'impianto nell'area prescelta, si inizieranno a valutare “scenari alternativi”.
Nel botta e risposta arrivato tra la società e gli azionisti Mario Staderini e Francesco Malknecht in vista dell'Assemblea di venerdì, la Roma a chiarito ogni dubbi sui due aspetti che più preoccupano sia i tifosi, che chi ha investito nelle quote della società.
A porre i quesiti sullo stadio è stato Mario Staderini. L'azionista, in merito alla procedura finalizzata alla costruzione dello stadio a Tor di Valle, ha chiesto ben quattro chiarimenti. Il primo, più generale e polemico, recita: “Il 15 giugno del 2015 il Presidente Pallotta presentava il progetto dello Stadio dichiarando 'tra tre mesi inizieranno i lavori'. Sono passati sei anni, qual è la situazione?”. Il secondo invece, più semplice, dice: “Qualora la procedura vada a buon fine, in quale data si prevede che lo stadio possa essere messo in funzione – una volta completate le opere sulla mobilità – per svolgerci le partite della As Roma?”. Terza domanda, secca, sullo stato dell'arte convenzione urbanistica.
A questi tre chiarimenti, la Roma ha risposto con due semplici righe, liquidando presto la questione e rimandando tutto al Comune: “Con riferimento alle precedenti domande 1 -3, la Società e Stadio TDV S.p.A. hanno fatto tutto quanto richiesto loro ai sensi dell’iter autorizzativo, che è attualmente nelle mani del Comune”.
L'ultima domanda di Staderini riguarda le alternative e proprio qui la società ha aperto ad eventuali nuove aree: “Il sito di Tor di Valle è stato selezionato al termine di un lungo processo di selezione che ha coinvolto quasi 100 siti. Qualora il Comune non approvi il progetto potranno essere presi in considerazione ulteriori scenari alternativi”. Probabile quindi che, qualora il Comune bocciasse definitivamente lo stadio a Tor di Valle, la società torni a sfogliare questi 100 siti per trovare quello più adatto, con l'area di Tor Vergata pronta a prendersi i favori del pronostico.