Roma

Stadio Roma, parere negativo del Comune. Ma c'è spazio per trattare ancora

Il Campidoglio deposita un Nì e detta le condizioni per andare avanti

Stadio Roma, il Comune dice No al progetto. “Parere non favorevole” in 7 pagine, firmate dal Rappresentante unico di Roma Capitale, unico del Comune a prendere una posizione ufficiale oltre le chiacchiere.

 

Sia chiaro: non è un parere definitivo, bensì il documento atteso da giorni dalla Conferenza dei Servizi che ha già avuto uno stop di 30 giorni richiesto dallo stesso Comune che in data 1 febbraio ha depositato ufficialmente agli atti il Nì. Già, perché in barba ai mullah infiltrati neò Movimento Cinque Stelle, ai seguaci dell'urbanistica da freezer e persino ai 6 mesi di chiacchiere continuate dell'assessore Paolo Berdini, quello che appare come la fine dell'unico progetto di sviluppo di Roma, in realtà è una grande apertura.

Si capisce leggendo il documento (in allegato) alla pagina 5, dove si legge: “Le condizioni per addivenire al parere favorevole sono definite dall'elaborazione delle modifiche/integrazioni progettuali necessarie a:
- Assicurare adeguati livelli di sicurezza stradale
- Assicurare adeguati livelli di servizio delle infrastrutture stradali
- Completare la documentazione progettuale con le elaborazioni mancanti
- Colmare le carenze di contenuti rilevate

Tranne che in un passaggio, di piano regolatore e di cubature non si parla mai, come se il Comune volesse lasciare una porta aperta alla trattativa sul dimagrimento delle torri, chiedendo addirittura di esplicitare le deroghe necessarie e quindi “pronto a definire una variante di Piano”.

Infine, è il Comune stavolta parla chiaro, “è necessario valorizzare, anche parzialmente, le tribune dell'esistente ippodromo realizzate nel 1959 su progetto dell'architetto Jolio Lafuente. Trattative aperte, c'è tempo sino al 3 marzo.

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