Roma

Stadio Roma, Raggi annuncia ma il Politecnico dice ni. Problema traffico c'è

Il professore del Politecnico di Torino tuona: “Poco credibile pensare di andare allo stadio solo con i mezzi pubblici”

di Federico Bosi

La Raggi lo annuncia, ma il Politecnico di Torino continua ad essere scettico. Restano ancora dei nodi da sciogliere sulla questione stadio della Roma, uno su tutti quello sulla relazione “de-segretata” questa mattina che ha constatato che persiste il problema strade e trasporti.

 

#LOSTADIOSIFA. Con questo slogan sul maxischermo, il sindaco di Roma Virginia Raggi ha annunciato che il tanto discusso stadio della Roma a Tor di Valle si farà. Ma chi credeva che con l'annuncio in pompa magna di oggi, martedì 5 febbraio, si sarebbero risolti tutti i problemi intorno alla questione stadio della Roma si sbagliava. Quello di Tor di Valle sta diventando sempre di più lo stadio della discordia.

Lo relazione del Politecnico di Torino che è stata resa pubblica dal professor Bruno Dalla Chiara, ha confermato che il problema sui flussi di mobilità attorno al progetto dello stadio non è affatto risolto. Ma andiamo più nel dettaglio. Lo studio è stato fatto da un triplice punto di vista: trasporti e mobilità, interesse di chi fa uso della rete ferroviaria e se la proposta fosse o no a passo con i tempi. “Il problema della mobilità c'è ed è risolvibile attraverso l'offerta plurimodale – ha spiegato il professore -. Un'offerta in campo ferroviario, ciclabile, pedonale e di 'sharing mobility'”. A fine novembre il Politecnico aveva definito catastrofica la situazione e, allo stato attuale, la cosa sarebbe identica: “Andare in una direzione di trasporto stradale senza offerta ferroviaria competitiva – sottolinea Dalla Chiara - non è professionale né al passo con i tempi. Tuttavia come esiste il problema c'è anche la soluzione e Roma ne è consapevole, con le opere previste nel Piano Urbano della Mobilità Sostenibile, che è in fase di avanzata elaborazione”.

Quello del Politecnico è quindi un si allo stadio ma solo a determinate condizioni. Dalla Chiara ha spiegato che al momento sarebbe "poco credibile" pensare che il 50% di utenti si possano spostare con il trasporto pubblico, ma la situazione potrà cambiare solamente "con piano investimenti sulla Roma-Lido e sulla ferrovia Fl1”.

Altro punto dove non c'è scontro tra professore e Comune di Roma è quello riguardante il ponte di Traiano, un ponte che collegherebbe Tor di Valle all'autostrada Roma-Fiumicino. Per Dalla Chiara la costruzione del ponte di Traiano, che non faceva parte del progetto iniziale, asseconderebbe la viabilità stradale e renderebbe più facile alla gente recarsi allo stadio. Parere discordante a quello di Stefano Brinchi, presidente di Roma Servizi per la Mobilità. Per Brinchi il progetto del ponte è un opera completamente secondaria. L'unica soluzione per il presidente di Roma Servizi per la Mobilità è l'investimento sul trasporto pubblico: “Non serve costruire altre infrastrutture, stiamo lavorando per fornire la possibilità di spostarsi con meno macchine possibili. Il suo obbiettivo è quello di rendere come principale via di arrivo allo stadio quella dei mezzi pubblici, su ferro e su strada, limitando il più possibile lo spostamento tramite autovetture, con la creazione anche di nuove corsie preferenziali. Con l'eventuale costruzione del ponte, i tifosi continuerebbero a recarsi allo stadio con le proprie macchine e aumentando l'inquinamento della città.

Come se non bastasse, a i problemi evidenziati dalla relazione si aggiunge quello che ha presentato il Codacons. Dopo aver presentato un esposto in Procura dove si chiedeva di accertare se la decisione del sindaco Raggi di secretare il documento del Politecnico potesse configurare l’ipotesi di omissione di atti dovuti, l'associazione in difesa dei consumatori ha fatto sapere che contro la realizzazione dell’opera ha presentato ricorso al Tar del Lazio perché la relazione del Politecnico di Torino sullo Stadio della Roma non fa altro che confermare come, allo stato attuale, sia del tutto improponibile realizzare la nuova struttura a Tor di Valle, a causa dei gravi problemi di mobilità. Il presidente del Codacons Rienzi ha poi spiegato che: “Realizzare lo Stadio a Tor di Valle senza aver prima creato collegamenti efficienti con la struttura favorisce le speculazioni edilizie e danneggia la città e gli stessi tifosi. Su tale punto e sugli altri motivi di ricorso dovrà ora pronunciarsi il Tar del Lazio. Nell’attesa invitiamo il sindaco Raggi a confrontarsi con i cittadini, aprendo un tavolo di discussione sullo Stadio della Roma con i tecnici del Codacons, del Comune e della A.S. Roma”.

Vediamo ora sei i bookmakers quoteranno le scommesse sui tempi di costruzione del tanto discusso stadio.