Roma

Stadio Roma, rivolta contro la Raggi. I Comitati: “Ecco la mega speculazione”

Stefano Fassina e Cristina Grancio firmano la delibera per annullare la “pubblica utilità”. Con l'ex assessore Berdini decine di comitati dicono #noatordivalle

Stadio Roma, altro che pubblica utilità. “Siamo di fronte a una speculazione”. Lo sostengono i Comitati di cittadini e associazioni riuniti nel Tavolo della Libera Urbanistica che martedì mattina si è riunito in Campidoglio per presentare un dossier e una proposta di delibera per cancellare lo stadio di Tor di Valle.

 

A gelare le speranze dii Virginia Raggi e James Pallotta, nonché dei tifosi della Roma, ci pensano l'ex assessore all'Urbanistica Paolo Berdini (cacciato dalla Raggi, ndr), l'urbanista Vezio De Lucia e Gianluca Matone che hanno fornito i materiali alla delibera firmata da Stefano Fassina e dalla fuoriuscita 5Stelle, Cristina Grancio, che di fatto vorrebbe annullare la “pubblica utilità” già approvata dal Comune di Roma.

Al fianco dei due consiglieri “moschettieri”, l'urbanista Francesco Sanvitto e i rappresentanti di Tavolo della Libera Urbanistica, Comitato Pendolari Linea Roma Ostia, Comitato Difendiamo Tor di Valle dal Cemento, Italia Nostra, CALMA, Federsupporter, Coordinamento Salviamo il Paesaggio Roma e Lazio, Ass. Viviamo Vitinia, CdQ Eur, Comitato ATAC Bene Comune, Associazione prom. Soc. Mobilit@s, Coordinamento Agro Romano Bene Comune, CdQ AXA Sicura, Associazione Verdi Ambiente e Società VAS e CdQ Torrino Decima.

Mettono nero su bianco i promotori dell'iniziativa #famolostadio ma non a Tor di Vale: “Dai documenti allegati alla Conferenza dei Servizi appare evidente che i conteggi effettuati per determinare quanto i proponenti dovranno versare per le opere pubbliche e le relative cubature assegnate in premio sono clamorosamente inferiori ai reali valori di mercato: Si tratta di uno scandaloso regalo per i promotori e di un danno patrimoniale per il Comune di Roma”.

E aggiungono: “Non c’è stato alcun reale coinvolgimento dei cittadini nella procedura di approvazione del progetto, i Municipi sono stati scavalcati e sostanzialmente ignorati. L’Assemblea Capitolina non ha approvato la variante prima di pubblicare il progetto per le osservazioni, in violazione alla legge che disciplina la realizzazione degli stadi. Alle osservazioni civiche non è stata fornita alcuna risposta. Sono stati violati i vincoli del Piano di Assetto Idrogeologico”.

Insomma, secondo i #nostadio il pasticcione del progetto e dell'iter di Tor di Valle, “sarebbe la madre di tutte le truffe”.