Roma

Stadio Roma: “Si può cancellare. La Raggi pubblichi il parere dell'Avvocatura”

Le accuse del Tavolo della Llibera Urbanistica alla Raggi: “Sui social tratta i cittadini di Roma come sudditi citrulli”

Stadio Roma, la vicenda surreale del parere dell'Avvocatura Comunale dichiarato “segreto” ma mai secretato e l'operazione trasparenza avviata sui social dal sindaco Virginia Raggi dopo la pubblicazione dei contenuti scatena una nuova bufera.

L'affondo contro Raggi, “che scrive comunicato pensando che i suo sudditi siano dei citrulli” è del leader del Tavolo della Libera Urbanistica, l'associazione di tecnici ed esperti che da tempo si batte contro l'intero iter dello Stadio della Roma di Tor di Valle. E la replica al sindaco, definita “Nostra signora della Trasparenza” è l'occasione per sintetizzare tutti i motivi che renderebbero il progetto inattuabile”

E dopo il post Fb del sindaco, scrive l'architetto Francesco Sanvitto: “Nostra Signora della #Trasparenza ci fa intendere che solo per doveri di "riservatezza" imposti dall'Avvocatura capitolina "questo "parere" sia stato visionato sotto scorta da consiglieri eletti, ma, il nostro Sindaco ancora nulla ci dice sul parere ed invece, proprio oggi, avrebbe il DOVERE di renderlo pubblico nella sua interezza.Il nostro Tavolo della libera Urbanistica fu quello che provocò la richiesta del parere stesso, perché producemmo protocollandola una richiesta diretta al Sindaco e la consegnammo nel corso di una manifestazione pubblica in Campidoglio e consegnammo all'allora Assessore, Paolo Berdini, una bozza di delibera per l'ANNULLAMENTO della delibera di Marino.Già, proprio così, gli atti pubblici si possono revocare senza incorrere in penali entro i famosi 180 giorni (al contrario di quello che scrive una parte della stampa che invece di informare si comporta come un ultras dello stadio), perché la revoca si applica quando l'amministratore ha cambiato opinione sull'opportunità politica su un atto pubblico. Qui, invece, si parla di annullamento che si applica quando l'amministratore si accorge che l'atto conteneva illegittimità.Un'azione di un Amministrazione che contenga procedure illegittime può e deve essere annullato appena l'amministrazione ne viene a conoscenza ed "il parere", che oggi sembra non sia più "secretato”, proprio di questo parlava. Il nostro Sindaco, il Presidente dell'Assemblea Comunale ed alcuni importanti Consiglieri della maggioranza quali Ferrara e Calabrese "spiegavano" ai loro colleghi che se non avessero votato a favore della nuova delibera per la Pubblica utilità avrebbero rischiato di pagare ai Proponenti lo stadio somme milionarie per presunti danni.La realtà tenuta nascosta è esattamente contraria, perché quel voto a favore di un iter illegittimo sta provocando enormi danni economici e ne produrrà ancora altri se si continua, con cotanta arroganza e protervia, a negare l'evidenza dei fatti che oggi stanno venendo alla luce del sole:Il progetto "A" dello studio di fattibilità presentato sull'area dei proponenti in ottemperanza alla "Legge sugli stadi", a seguito della richiesta delle opere pubbliche per determinare il Pubblico Interesse, si è trasformato nel progetto "B". Il progetto "B", come dicemmo allora, non è un "progetto in variante al PRG" per cubature e destinazioni, ma è un Piano Particolareggiato in variante che comporta l'uso di aree di proprietà di terzi oltre (e questo è chiaro nel parere) che l'uso di aree pubbliche;La portata di questo nuovo Piano Particolareggiato ha comportato la perimetrazione di una NUOVA CENTRALITA' URBANA che è una variante generale del PRG.Ora vorremmo ricordare al Sindaco ed ai suoi, eventuali, cattivi consiglieri che il famoso "verbale della CdS" mai portato al Consiglio Comunale conteneva due procedure da votare: un progetto edilizio ed un progetto Urbanistico di variante generale al PRG.Il primo "approvato con prescrizioni" dall'organo tecnico che è la CdS ed il secondo "adottato" e cioè fatto proprio tecnicamente (un organo tecnico non può surrogare al potere politico) avrebbe dovuto essere votato dal Consiglio comuale per l'approvazione politica. E questo fondamentale passaggio è stato saltato.Quando gli ultras dell'informazione raccontano del prossimo passaggio in Consiglio per l'approvazione della variante o, ancora peggio, della "convenzione", raccontano frottole perché, semmai, arriverà ai Consiglieri una delibera di voto sulle osservazioni/opposizioni e loro controdeduzioni preparate dai tecnici del Comune, non potranno più dibattere sui contenuti urbanistici della variante generale del PRG.Questa amministrazione ha giocato sulla pelle dei cittadini prendendoli per i fondelli con il gioco della semantica e dell'uso distorto delle parole e dei loro differenti significati nell'uso di contesti differenti ed i nodi sono arrivati al pettine.

E' ora che si tirino le somme e si facciano i conti dei danni già fatti. Centinaia di professionisti e di piccole imprese sono bloccati da anni ed hanno i loro "piccoli" e "modesti" progetti fermi da più di 3 anni perché i tecnici istruttori (circa 2 per ogni municipio di più di 100.000 abitanti) non riescono a smaltire le pratiche per i banali "permessi a costruire", mentre tutto l'apparato tecnico viene utilizzato per questa grande opera, consulenze interne, esterne, "due diligences" etc.. vengono investiti trascurando le migliaia possibilità di vero sviluppo che fa avanzare l'economia della città. Le città vivono del loro tessuto diffuso e non di mega progetti sopratutto quando questi mega progetti sono moneta falsa".

Stadio Roma, esplode la rivolta contro Raggi: "Annullare l'interesse pubblico"