Roma
Stadio Roma, è sindrome Tor Di Valle. Catarci: “Evitare altro nulla di fatto”
L'area di Pietralata in pole position, piace meno Tor Vergata e problemi strutturali per Ostiense
Sullo stadio della Roma, e soprattutto sugli addetti ai lavori, c'è l'ombra di un effetto Tor Di Valle, ossia il timore di fare un altro buco nell'acqua. Le possibilità per la riuscita però ci sono e già da qualche mese società e istituzioni stanno parlando. ''Si sta discutendo da gennaio per evitare un nuovo drammatico nulla di fatto”, ha detto Andrea Catarci, assessore per la Città dei 15 minuti.
“Ci sono alcuni nodi da sciogliere di cui stanno parlando la Roma e il Sindaco in prima persona. L'interlocuzione è iniziata da qualche tempo. Da gennaio si stanno cercando soluzioni e sono coinvolti in prima persona il Sindaco e personaggi di primo livello della società giallorossa”.
La discussione Tra As Roma e Comune
Catarci passa poi in rassegna i quattro punti su cui stanno discutendo la Roma e il Comune: “Di quale strumento giuridico si voglia usufruire per creare lo stadio, quale sia l'area più adatta (Pietralata, Ostiense, Tor Vergata), discussione sugli investimenti e quali società dovrebbero intestarsi l'opera”. Punti fondamentali da affrontare, e superare, perché “c'è un po' la sindrome di Tor Di Valle, si vorrebbe evitare di fare un buco nell'acqua e chiudere di nuovo con un drammatico nulla di fatto".
"Roma è un unicum in tutto il mondo, ma oltre alla questione delle difficoltà urbanistiche che ostacolano il progresso, il vero problema è il meccanismo burocratico che non funziona", aggiunge Catarci. Come area dove costruire lo stadio si è parlato anche dei Mercati Generali. "Indubbiamente – ha detto l'assessore - l'area dei Mercati Generali come quella dell'Italgas sono quelle che presentano le principali difficoltà, non è vero che non si possa fare uno stadio urbano a Roma ma quella zona mi sembra la più complessa su cui tentare di costruire. L'area dell'Italgas sarebbe estremamente suggestiva ma è anche la più difficile in assoluto in termini di costruzione e in termini di realizzazione di parcheggi efficienti per accogliere i tifosi. Leggermente meno complicata ma con dei nodi da sciogliere è l'area di Pietralata, per cui la Roma ha approfondito di più le indagini, ma il problema è che fu oggetto qualche decennio fa di acquisizione pubblica per la costruzione dello Sdo. Tor Vergata anche è possibile, ai tifosi piace meno e anche la società, ma urbanisticamente ha un livello di realizzazione meno difficoltoso. Queste sono le tre ipotesi in campo", conclude l'assessore.