Stadio Roma, urbanista del M5S denuncia la Raggi per abuso d'ufficio
Francesco Sanvitto denuncia il sindaco di Roma per abuso d'ufficio: lo stadio di Tor di Valle doveva andare prima in Consiglio Comunale
di Fabio Carosi
Stadio Roma, la bufera giudiziaria con arresti e indagati non si ferma. Ora tocca direttamente il sindaco Virginia Raggi, contro la quale è stata presentata una denuncia/querela per abuso d'ufficio da parte dell'animatore del Tavolo della libera urbanistica, Francesco Sanvitto.
Sotto accusa è finita la procedura con la quale il Comune ha scelto di pubblicare il progetto approvato dalla Regione Lazio nella Conferenza dei Servizi, prima di farlo approvare dal Consiglio Comunale. Scrive l'architetto Sanvitto: “Il verbale della Conferenza dei Servizi non solo non è stato sottoposto alla prima seduta utile come richiesto dall'art. 62 comma 2bis del DL 2017/50 ma non è stato mai sottoposto al Consiglio Comunale, bensì si è proceduto alla pubblicazione che sarebbe dovuta intervenire dopo che la variante fosse stata eventualmente approvata dal Consiglio Comunale.
Insomma, secondo il denunciante, il sindaco Raggi avrebbe piegato la legge sugli Stadi alla procedura prevista per i terreni di proprietà pubblica e non invece per le prescrizioni che devono essere adottate in caso di terreni privati. Come quelli della Eurnova di Parnasi. Da qui la denuncia per un presunto “vantaggio arrecato al provato Eurnova con l'omessa trasmissione dell'esame del progetto Al Consiglio Comunale, adunanza che si sarebbe potuta concludere altresì con la mancata approvazioen della delibera”.
Una nuova tegola per Virginia Raggi che arriva da “fuoco amico”. L'architetto Sanvitto è stato uno dei “padri fondatori” del Movimento a Roma e da sempre consulente per la redazione del programma elettorale M5S. Una volta arrivati in Campidoglio le alte sfere del Movimento lo hanno trattato come un ufo, prima di risorgere come vero esperto di area dell'urbanistica romana e ora accusatore dello stesso sindaco al quale aveva concesso i locali della sua società come sede del Comitato elettorale. Lo slogan di Sanvitto e “no alla furbanistica”, cioè all'urbanistica da furbi con la quale sarebbe stato progettato e approvato l'iter dello Stadio dio Tor di Valle.