Roma

Stop al randagismo, l'Oipa chiede microchip obbligatorio per gatti e furetti

Nel Lazio 1,1 milioni di animali hanno microchip, ma sono pochi i gatti registrati all'anagrafe

L'Organizzazione internazionale di protezione animali (Oipa) spinge per l'obbligo di microchip per gatti e furetti per combattere il fenomeno dell' abbandono. Nel Lazio, secondo le ultime indagini, sono 1.132.588 gli animali con microchip, ma la maggioranza è composta dai cani.

Secondo gli ultimi dati emanati dalla banca dati dell'Anagrafe degli animali d'affezione gestita dal Ministero della Salute, che viene alimentata e aggiornata almeno una volta al mese dalle Regioni e dalle Province autonome, nella regione Lazio ci sono attualmente 1.132.588 animali con microchip. Al 4 febbraio 2022 risultano iscritti nelle Anagrafe regionale degli animali d’affezione 1.111.173 cani, 21.315 gatti e 100 furetti.

Microchip per gatti e furetti

Per contrastare il fenomeno del randagismo l'Oipa chiede a gran voce di rendere obbligatorio il microchip anche per i gatti e i furetti e contrastare così il fenomeno dell'abbandono degli aninali a quattro zampe e del randagismo. Il Presidente dell'Oipa, Massimo Camparotto, ha dichiarato: "L’obbligo del microchip per i cani è un efficace metodo di lotta al randagismo sia per identificare i cani presenti sul territorio, sia per riportare in famiglia animali smarriti. Stessa funzione potrebbe avere per gatti e furetti. In Italia, la legge quadro in materia di animali di affezione e prevenzione del randagismo (legge n.282/91) ha reso obbligatoria l’iscrizione di ogni cane all’anagrafe regionale, sia esso di proprietà privata o randagio, e questo è un chiaro ostacolo all’abbandono di un cane adottato da un canile. Perché non introdurre l’obbligo anche per gli altri animali d’affezione?".

Comparotto: "Chiediamo alla Regioni di introdurre l'obbligo"

"Ci appelliamo a tutte le Regioni affinché con proprie leggi introducano l’obbligo d’iscrizione all’Anagrafe degli animali d’affezione. Sarebbe un ulteriore stretta al fenomeno dell’abbandono e della sovrappopolazione degli animali chiusi in canili e gattili!, ha concluso Comparotto. Il Lazio attualmente è la quinta regione in Italia per numero di animali registrati all'anagrafe.