Storace: "Che fine ha fatto il taglio dell'Irpef?" - Affaritaliani.it

Roma

Storace: "Che fine ha fatto il taglio dell'Irpef?"

Che fine ha fatto nel Lazio l'esenzione sull'aumento Irpef per i redditi fino a 35mila euro?”.
Lo dichiara, in una nota, Francesco Storace, vicepresidente del Consiglio regionale del Lazio e segretario nazionale de La Destra.
“Approvando il bilancio a dicembre - spiega Storace - Zingaretti aveva promesso che, entro il 30 aprile, per alcune categorie di persone, sarebbe stata defalcata la maggiorazione dell’1,6% dell’addizionale Irpef regionale. Il 30 aprile è passato. E viene da chiedersi se i cittadini del Lazio siano soggetti ad una beffa fiscale. Alessandra Sartore è l'assessore al bilancio di Nicola Zingaretti, tecnico di assoluta competenza. Ma, pur essendo le responsabilità politiche delGovernatore, anche lei deve una spiegazione che per ora è limitata a un “provvederemo” telefonico. Il Lazio paga le tasse più alte d’Italia: il cittadino di Roma, in particolare, si becca l'enorme imposizione fiscale di Stato, l'addizionale regionale più elevata che c'è e per sovrapprezzo persino quella comunale. L'Irpef regionale e' balzata al 3,3 per cento. E non regge più - afferma ancora Storace su Il Giornale d’Italia - la favola del "mio" debito sanitario: furono proprio Zingaretti e Sartore ad ammettere onestamente, nel bilancio 2013, che il debito esplose con Marrazzo e non con la mia amministrazione. Al 3,3% di Irpef si è arrivati promettendo che si sarebbe risparmiato il salasso a tutti i redditi inferiori ai 35mila euro e ai 50mila con almeno 3 figli a carico, tagliando a questi l'1,6 di aumento, con una legge da approvare in giunta entro il 30 aprile 2015. Scritto nero su bianco nella finanziaria regionale approvata a fine dicembre 2014. In Aula dicemmo che era una finta e chiedemmo perché si rinviava al 30 aprile una decisione che poteva essere presa subito, anche col differimento dei tempi. Il solito maxiemendamento impedì la discussione. Ma non per questo dimentichiamo - conclude Storace - di chiacchiere non si campa più, caro Governatore”.