Storace contro il sindaco Raggi: "Ritorno ai riti della vecchia Dc"
"Disarmanti i nomi dei futuri assessori, occorre qualcuno che le cose le sappia fare"
“L’esordio del Movimento 5Stelle alla guida di Roma non si può certo definire brillante. Sembra di essere tornati ai riti della vecchia Dc: giravolte e smentite, veline buone per il pastone serale e gossip di stampa”.
Lo scrive in una nota Francesco Storace, vicepresidente del Consiglio regionale del Lazio.
“Anche i nomi dei futuri assessori sono disarmanti: se dovevamo avere la Morgante al bilancio e la Danese al sociale, non facevamo prima a tenerci il vecchio Marino? E se si incontrano difficoltà a coprire 12 caselle, cosa accadrà con le altre decine e decine da occupare per governare? I capi dipartimento? I capi delle aziende municipalizzate? Stiamo parlando di tante caselle fondamentali, affinché le linee di indirizzo politico fornite dalla Giunta si trasformino in atti concreti. Per questo – prosegue Storace – occorre un personale per il quale l’onestà tanto a lungo gridata è sì un requisito importante, come lo può essere il posizionamento politico, insomma, la fidelizzazione, ma occorre anche qualcuno che le cose le sappia fare. E, fino ad ora, se le difficoltà le incontrano per trovare qualcuno che faccia l’assessore, speriamo di sbagliarci, ma temiamo assai per il prosieguo della consiliatura. L’epitome di questa confusione che regna nei 5Stelle è sulla ridicola scelta annunciata di voler occupare sia la destra che la sinistra dell’Aula consiliare: non è con questi escamotage da prestigiatori che si cambiano le cose”.