Roma
Strade killer, dall'A24 al Raccordo: la mappa degli incidenti. Roma al vertice
Penetrazione urbana dell' A24 da record: 17,1 incidenti ogni chilometro
Tutte le strade portano a Roma, ma alcune sono pericolosissime, o peggio, mortali. L'Aci rivela la mappa degli incidenti stradali di tutta Italia, con il personale record della Capitale: la Penetrazione urbana della A24 è la strada sulla quale si verificano più incidenti: 17,1/km.
Il tratto urbano dell'A24 tra il Gra e via di Portonaccio risulta infatti quello con più incidenti stradali in tutta Italia, a fronte di una media nazionale di 1,3 incidenti/km - per la rete autostradale - e di 0,6 incidenti/km - per le strade extraurbane. Sono solo alcuni dei numeri che emergono da "Localizzazione degli incidenti stradali 2017", lo studio, realizzato dall'Aci, che analizza i 36.560 incidenti (1.228 mortali), 1.359 decessi e 58.967 feriti, avvenuti su circa 55.000 chilometri di strade del Belpaese.
A “minacciare” il primato capitolino solo Venezia, in seconda posizione con il Raccordo di Marghera. Al quinto posto della classifica delle tratte con maggiore densità di incidentiti, troviamo nuovamente Roma con l'A 90 - Grande Raccordo Anulare: 9,28 incidenti ogni chilometro. Chiude questa speciale mappatura ancora Roma, con la ex strada statale 296 della Scafa (SS 296), ora strada regionale 296 della Scafa, che collega Fiumicino con Ostia.
Lo studio rivela poi come 7 incidenti su 10 avvengano su strade urbane, 3 su quelle extraurbane. Mentre da un lato aumentano gli incidenti in autostrada (+0,4%), dall'altro diminuiscono sulle altre tipologie di strada (-0,7% extraurbane, -0,5% urbane). Sulle strade extraurbane principali aumentano invece i morti (+7,4%) e calano i feriti (-1,6%).
In autostrada la circolazione dei veicoli per il trasporto delle merci costituisce un elemento di rischio: nel 41% degli incidenti, infatti, è coinvolto un autocarro (anche leggero), un autotreno o un autoarticolato.
Sulle strade extraurbane gli utenti vulnerabili rappresentano una quota assai elevata dei decessi: ben il 36% (1 morto su 3 è ciclista, “dueruotista” o pedone): nel 21% dei casi è deceduto un motociclista (288), nell’11% un pedone (149) e nel 4% un ciclista (52). Rispetto al totale dei morti per modalità di trasporto, i pedoni sono il 25% (1 su 4) ed i ciclisti il 20% (1 su 5).