Strangolata e carbonizzata alla Magliana, in manette l'ex fidanzato
La ragazza trascinata come una torcia umana per centinaia di metri
Indagato sin dalle ore successive al ritrovamento del cadavere di Sara di Pietrantonio, nella notte gli inquirenti hanno deciso di sorroporlo al fermo. Si chiama Vicenzo Paduano, ha 27 ani ed è l'ex fidanzato di Sara, la ragazza semicarbonizzata a poca distanza dal rogo della sua auto in via della Magliana, trovata all'alba di domenica in via della Magliana.
Delitto di vendetta, delitto di gelosia, ravvia per essere stato lasciato Sono questi gli elementi su cui si cercherà di far luce nelle prossime ore che avrebbero portato Vincenzo a compiere un delitto atroce: secondo i primi rilievi della Scientifica, Sara sarebbe stata prima strangolata e poi l'assassino avrebbe dato fuoco all'auto, portando la "torcia umana" lontano dalla vettura, forse nel tentativo di salvarla.
La vicenda nasce all'alba di domenica da una chiamata ai Vigili dei fuoco, in cui si segnalava una macchina in fiamme in via della Magliana. I vigili, giunti su posto, hanno cominciato a spegnere le fiamme. Contestualmente, è stata contatatta la polizia, che ha avvisato il proprietario dell'auto: la madre della ragazza, che si è dunque recata sul posto. Nel frattempo, durante lo spegnimento delle fiamme, i vigili del fuoco hanno notato un piccolo focolare distante qualche centinaio di metri, tra i cespugli. Una volta raggiunta la zona da cui proveniva il debole fumo, la tragica scoperta. A quel punto, la madre della ragazza, che era arrivata in via della Magliana allertata per la sua auto incendiata, si è ritrovata di fronte il corpo carbonizzato della figlia, scoperto poco prima dal vigili del fuoco e dalla polizia.
La ragazza è stata trovata carbonizzata nella parte superiore del corpo e completamente vestita. Secondo una prima ricostruzione, da confermare, Sara sarebbe uscita dall'auto già in fiamme e avrebbe cominciato a correre al di fuori dell'auto, con una parte del corpo già incendiata. La sua corsa si sarebbe fermata quindi tra i cespugli adiacenti l'area dove l'auto è stata trovata. Gli inquirenti escludono che possa essersi trattato di un incidente, in quanto l'auto è stata completamente distrutta dalle fiamme. Motivo per cui non può essersi trattato di un corto circuito o di un'avaria, che avrebbero provocato solo un danneggiamento parziale del veicolo. Peraltro, l'auto era regolarmente parcheggiata e ciò fa pensare che chi la guidava si sia volutamente fermato in quella zona, non per una presunta avaria ma per altro genere di intenzione. Nel pomeriggio, la squadra mobile ha ascoltato i familiari della ragazza, gli amici e l'ex fidanzato. Parallelamente, si sta facendo una verifica delle dichiarazioni rilasciate agli inquirenti attraverso la geolocalizzazione dei telefoni cellulari: in pratica, la polizia controllerà che chi ha dichiarato di essere rimasto a casa ieri notte, sia rimasto effettivamente a casa. In più, sono in corso verifiche sulle telecamere della zona in cui è stato ritrovato il corpo di Sara. L'obiettivo è capire con chi era la ragazza ieri notte.
La vicenda nasce questa mattina all'alba da una chiamata ai Vigili dei fuoco, in cui si segnalava una macchina in fiamme in via della Magliana. I vigili, giunti su posto, hanno cominciato a spegnere le fiamme. Contestualmente, è stata contatatta la polizia, che ha avvisato il proprietario dell'auto: la madre della ragazza, che si è dunque recata sul posto. Nel frattempo, durante lo spegnimento delle fiamme, i vigili del fuoco hanno notato un piccolo focolare distante qualche centinaio di metri, tra i cespugli. Una volta raggiunta la zona da cui proveniva il debole fumo, la tragica scoperta. A quel punto, la madre della ragazza, che era arrivata in via della Magliana allertata per la sua auto incendiata, si è ritrovata di fronte il corpo carbonizzato della figlia, scoperto poco prima dal vigili del fuoco e dalla polizia. La ragazza è stata trovata carbonizzata nella parte superiore del corpo e completamente vestita. Secondo una prima ricostruzione, da confermare, Sara sarebbe uscita dall'auto già in fiamme e avrebbe cominciato a correre al di fuori dell'auto, con una parte del corpo già incendiata. La sua corsa si sarebbe fermata quindi tra i cespugli adiacenti l'area dove l'auto è stata trovata. Gli inquirenti escludono che possa essersi trattato di un incidente, in quanto l'auto è stata completamente distrutta dalle fiamme. Motivo per cui non può essersi trattato di un corto circuito o di un'avaria, che avrebbero provocato solo un danneggiamento parziale del veicolo. Peraltro, l'auto era regolarmente parcheggiata e ciò fa pensare che chi la guidava si sia volutamente fermato in quella zona, non per una presunta avaria ma per altro genere di intenzione.
Già nel pomeriggio di domenica, la Mobile ha ascoltato i familiari della ragazza, gli amici e l'ex fidanzato. E proprio attraverso la geolocalizzazione dei telefoni cellulari sarebbe stato provato che accanto a Sara nell'ora del delitto c'era l'ex.
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