Studentessa cinese morta, gli scippatori rom hanno patteggiato. Uno è libero
La ragazza è stata travolta dal treno per inseguire i tre nomadi che l'avevano derubata
Hanno patteggiato la pena i due nomadi di venti anni del campo di via Salviati accusati di aver strappato una costosa borsa dalle mani di Zhang Yao, la studentessa cinese che perse la vita il 5 dicembre scorso perché, sulla massicciata della ferrovia, fu travolta da un treno mentre cercava di recuperare la refurtiva.
Seferovic Sherif, che ha concordato una pena pari a due anni di reclusione, ha ottenuto la libertà mentre Gianfranco Ramovic, che ha patteggiato un anno e mezzo di reclusione, rimane ai domiciliari.
I due, accusati di furto con strappo, sono stati giudicati dal gup Tamara De Amicis. Ramovic era stato fermato dalla polizia qualche giorno dopo il ritrovamento del cadavere (avvenuto il 9 dicembre) della cinese, Sherif, invece, aveva preferito costituirsi alle forze dell'ordine.
La tragedia si verifico' all'uscita dell'ufficio dell'immigrazione. Allo scippo prese parte anche un terzo ragazzo, minorenne, che fu denunciato a piede libero.
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