Roma
Stupri a Roma, Gabrielli: “È una città sicura, le statistiche parlano chiaro”
Secondo il capo della Polizia è tutta questione di percezione errata dei cittadini
Due stupri nella Capitale in una settimana, ma Franco Gabrielli concorda col Prefetto Paola Basilone: “Roma non è una città insicura”.
Interrogato riguardo ai recenti casi di violenza a margine di una cerimonia ufficiale in zona di Pietralata, il capo della Polizia ha chiarito che la Capitale è tra gli ultimi posti nelle statistiche sugli indici di criminalità tra le metropoli del mondo. Il vero problema, insomma, riguarda la percezione che i romani hanno della propria città: “Dobbiamo intercettare tutto quello che serve perché i cittadini si sentano sicuri, andando oltre la lettura delle statistiche - dichiara Gabrielli - Gli stessi cittadini devono riappropriarsi del territorio e per esempio gli orti urbani sono uno modo che io da prefetto di Roma sostenevo, i cittadini non devono ritirarsi. Perché ritirandosi poi si lasciano ampi spazi a ciò che incide sulla percezione della sicurezza: degrado, occupazioni abusive".
Gabrielli poi sottolinea come i giornali abbiano sbagliato a lanciare la notizia dello stupro a VIlla Borghese titolando, nelle prime ore: "Turista violentata", dato che si trattava di una senzatetto. "Lo dico con la cautela e il rischio di essere frainteso - afferma - fermo restando che le violenze a qualsiasi latitudine avvengano vanno condannate, in riferimento alla vicenda della povera cittadina tedesca, se io sparo la notizia 'turista stuprata' è ovvio che la percezione che si ha all'esterno è di assoluta gravità. Ma la storia non è questa, stiamo parlando di una persona che viveva in condizione di degrado e marginalità, che è sempre una cosa seria ma che non è e non può essere contrabbandata con il livello di una città completamente allo sbando".