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Roma
Stupro a Villa Borghese, l'esame del DNA incastra il romeno Cristi Popa

Ha legato, picchiato, violentato e poi rapinato la senzatetto tedesca di 57 anni a Villa Borghese, lasciandola nuda e inerme nei pressi di viale Washington, dove è stata soccorsa da un taxista. Cristi Popa, il giovane romeno arrestato il 6 ottobre scorso per aver aggredito una prostituta sulla Salaria, sarebbe il responsabile della violenza avvenuta a settembre nel parco romano: è il DNA a dirlo.

 

Gli investigatori della IV Sezione della Mobile avevano fin da subito seguito questa pista, associando il romeno con l'aggressore della donna tedesca. La prostituta, infatti, era stata immobilizzata coi lacci delle scarpe di Popa nella stessa maniera in cui era stata bloccata l'altra vittima. Le due donne non sarebbero le uniche a essere state aggredite in questa identica maniera e altre hanno descritto un uomo che potrebbe corrispondere al profilo di Popa.
Botte, corde per immobilizzare le vittime, poi la violenza e la rapina finale. Il modus operandi dell'aggressore era sempre lo stesso. Ora le indagini della Polizia devono stabilire se è stato Popa a compiere tutti i crimini per cui è accusato.
Se risultasse colpevole, dovrebbe rispondere di rapina, lesioni, sequestro di persona e violenza sessuale.

 

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