Roma

Stupro fuori dalla discoteca Factory: fermato a Roma un rumeno di 25 anni

A maggio una studentessa etiope era stata violentata da tre persone fuori dalla discoteca Factory nella zona dello stadio Olimpico

Un romeno di 25 anni è stato fermato dai poliziotti della Squadra mobile con l'accusa di violenza sessuale per aver stuprato una ragazza a maggio scorso fuori dalla discoteca "Factory", nella zona nord della città.

Dopo una notte a ballare un aragzza etiope era stata avvicinata da tre giovani che alle quattro del mattino hanno abusato di lei. A trovarla sono stati gli amici studenti che l'avevano vista sparire dal locale.

Stupro discoteca Factory, il rumeno fermato: "Non sono stato io"

"Non sono stati io, non c'entro nulla". Si è difeso così P.R.G., 25enne rumeno, fermato e interrogato dai poliziotti della Squadra Mobile con l'accusa di violenza sessuale di gruppo per lo stupro del 'Factory', discoteca di Roma nord. Il giovane, secondo quanto si apprende, ha precedenti per reati contro il patrimonio e in passato aveva lavorato come factotum nel locale. Conosceva dunque molto bene la discoteca e lo sgabuzzino attiguo, luogo dove la 21enne etiope è stata stuprata la mattina del 19 maggio scorso. Il 25enne, che è in Italia da una decina di anni, è stato fermato sul nuovo posto di lavoro, in una università privata del quartiere Salario dove fa il manutentore. E nei suoi confronti, spiegano gli inquirenti, sono stati trovati "gravi e puntuali indizi di reità". La polizia, coordinata dall'aggiunto Maria Monteleone e dal pm Francesca Passaniti, continua le indagini sugli altri due uomini che quel giorno avrebbero partecipato alla violenza.