Roma
"Sui rifiuti Zingaretti dà i numeri. E contraddice il Governo"
di Donato Robilotta *
Ho letto la delibera regionale sul fabbisogno impiantistico in tema di rifiuti e i dati riportati non mi convincono, non solo perché sono in contrasto con quelli riportati dal decreto sblocca impianti del Governo, cui la Regione ha dato parere favorevole solo qualche mese fa, ma anche perché non sono dati reali ma solo proiezioni anche po’ fantasiose.
Come per esempio la previsione di portare la raccolta differenziata, in alcune aree, addirittura al 70-80%, quando oggi siamo realisticamente al 32%, e quando l’obiettivo fissato dall’Europa è al 65%, senza nessun cronoprogramma e senza dire con quali risorse.
L’attuale capacità di incenerimento degli impianti è sopravvalutata, perché viene considerata la capacità di trattamento autorizzata e non quella reale e vengono messi insieme tipi di impianti, come quello di ponte Malmone che tratta rifiuti sanitari che sono fuori dal conteggio generale del calcolo dei rifiuti urbani, che vanno tenuti distinti.
Calcolando le due linee dell’impianto di Colleferro e quelle di S. vittore, attualmente in esercizio, insieme alla linea di Malagrotta e ad un’altra di S, Vittore, autorizzate ma non ancora in esercizio, la capacità di valorizzazione non è di 700mila230 tonnellate l’anno, come riporta la delibera regionale, bensì di 574mila230 tonnellate.
Non solo ma nel calcolo di rifiuti trattati da portare a valorizzazione negli impianti di incenerimento manca la quota relativa agli scarti della raccolta differenziata per cui c’è una sottostima di oltre 200mila tonnellate di rifiuti da valorizzare.
I dati del decreto sblocca impianti indicano il fabbisogno regionale di incenerimento in 879mila382 tonnellate, partendo da una produzione di rifiuti pari a circa 3 milioni e calcolando la raccolta differenziata già al 65%, per cui c’è un delta di differenza di oltre 300mila tonnellate di rifiuti da valorizzare, ecco perché il ministero dice che oltre a un’altra linea a Malagrotta serve anche un quarto impianto.
Quanto alla discarica di servizio a Roma ci voleva una sentenza del Tar per farlo ammettere alla Regione dopo che in questi ultimi anni insieme al Campidoglio aveva spiegato che non ce n’era bisogno, così come ci voleva una sentenza della Corte di giustizia europea per far dire alla Regione che i rifiuti non si possono portare all’estero.
* Già consigliere regionale