Roma

Tagliarono le orecchie a dei cani, denunciati dall'Oipa: 5 condanne

Il fatto risale al 2016. Il maltrattamento fu scoperto dalle guardie zoofile dell'Oipa. I responsabili tentarono di giustificarsi con dei certificati veterinari

Cinque persone tagliarono le orecchie a dei cani. Ora sono arrivate le condanne: quattro di loro dovranno pagare multe da 10mila euro ciascuno. Una quinta persona dovrà scontare invece 6 mesi di reclusione. Uno dei cinque è un allevatore a cui è stata inflitta anche la sospensione dell'attività per 6 mesi. Scattata anche la confisca dei cani. Il caso partito a seguito di una denuncia delle guardie zoofile dell'Organizzazione Internazionale per la Protezione degli Animali (Oipa).

Il fatti risalgono al 2016. In quell'occasione le guardie dell'Oipa fecero un controllo in una manifestazione canina che si stava svolgendo in via di Casal Boccone. Qui trovarono cinque american bulldog, un american bully e un meticcio molossoide a cui erano state recise le orecchie.

 

Il taglio delle orecchie e anche della coda di questi cani, pratica diffusa tra gli estimatori di queste razze, è vietato in Italia e configura il reato di maltrattamento (art 533 ter del Codice Penale e Convenzione europea per la protezione degli animali da compagnia di Strasburgo del 13 novembre 1987, ratificata dall’Italia nel 2010)

Le indagini

I proprietari dei cani mutilati cercarono di giustificare la cosa presentando dei certificati veterinari falsi, alcuni emessi in Serbia e uno emesso a Napoli. Certificati che poi risultarono del tutto falsi. Nel corso di 6 anni, le indagini hanno portato a processo cinque imputati per per maltrattamento di animali e falso ideologico, utilizzo di atto falso in concorso con 70 proprietari di cani e alcuni veterinari, accusati di aver emesso dei certificati falsi.