Roma
Tampon tax, Regione Lazio: se Isee basso, l'Iva sugli assorbenti scende al 4%
La Regione Lazio è la prima in Italia ad abbettere ulteriormente il costo degli assorbenti. Esulta Zingaretti
Il Lazio abbatte l'Iva sugli assorbenti che scende al 4%: è la prima regione in Italia ad abbassarla ulteriormente.
Il Consiglio regionale del Lazio approva all'unanimità la prima legge regionale per abbattere al 4% l'Iva sugli assorbenti igienici femminili. La legge approvata è la 279 ed è relativa al cashback dell'Iva sull'acquisto degli assorbenti. In Italia il Governo Draghi aveva abbassato l'Iva sugli assorbenti dal 22%(uno dei dati più alti europei e non solo) al 10%.
Chi e come usufruirne
Una legge che riguarda tutte le donne dai 14 ai 51 anni, ma che abbiano un Isee inferiore o pari a 20.000 euro. Il testo di legge prevede un meccanismo, tramite apposita app da sviluppare, per il rimborso della differenza tra Iva pagata e il 4%, basandosi su un sistema di cashback.
Mattia: "Gli assorbenti non sono prodotti di lusso"
A dare la notizia Eleonora Mattia, Presidente della IX Commissione del Consiglio regionale del Lazio: "Per anni tassati come prodotti di lusso – alla stregua dei tartufi – i tamponi femminili sono al centro di una battaglia di lunga data per la defiscalizzazione a beni di prima necessità. Dal Lazio arriva un segnale importante, la prima legge regionale che abbatte l’Iva aggiuntiva e un provvedimento che si aggiunge a una costellazione di leggi virtuose e d’avanguardia sui temi del lavoro, della salute, della formazione al femminile".
Zingaretti: "Legge che promuove giustizia e parità"
Il presidente Nicola Zingaretti ha spiegato che la legge si inserisce in un programma di sostegni e supporti al genere femminile oltre che di interventi a sostegno della parità di genere. Su Facebook il presidente ha aggiunto: "Sono contento che la nostra Regione possa aprire la strada per una misura che promuove giustizia e parità. Abbiamo raccolto l’appello di tante donne e associazioni, grazie alla prima firmataria della legge, Sara Battisti e a tutto il Consiglio. Dalla parte delle donne!".