Roma

"Tassista non unica vittima di violenza". 17enne: "Borgese mi palpeggiò in ascensore"

Non c'e' soltanto il caso della tassista picchiata, violentata e rapinata l'8 maggio scorso in una stradina isolata in zona Ponte Galeria. Ad aggravare la posizione di Simone Borgese, il 30enne romano cameriere 'a chiamata' nei ristoranti, attualmente detenuto a Regina Coeli per quella aggressione, potrebbero esserci altri due episodi che procura e Squadra Mobile stanno vagliando con molta cautela e attenzione.

Secondo la denuncia presentata da un'altra tassista, lo scorso aprile Borgese si sarebbe masturbato nel suo taxi prima di darsi alla fuga. C'e' poi l'integrazione di una denuncia di una minorenne che sostiene di aver subito nel giugno dello scorso anno una serie di palpeggiamenti da parte di Borgese mentre si trovava in ascensore. In entrambi i casi, l'uomo sarebbe stato riconosciuto dalle due donne sulla base delle fotografie pubblicate dai giornali in questi giorni.

Mentre per l'aggressione dell'8 maggio verra' chiesto il giudizio immediato (che consente di approdare subito in aula, davanti al tribunale, 'saltando' la fase dell'udienza preliminare), il pm Eugenio Albamonte sta valutando se sentire la minorenne in sede di incidente probatorio, cosi' da attribuire un valore di prova consolidato, in caso di processo, alle dichiarazioni della ragazzina cui sara' chiesto anche di procedere a una ricognizione visiva dell'aggressore.