Roma
Taxi, la vertenza infinita. Contro Uber lobby a Bruxelles e app nelle regole
Uber resta nel mirino: ma con regole uguali in tutta Europa. Arriva il taxi sharing
Uber contro taxi e taxi contro Uber: dopo la sentenza del Tribunale Civile di Roma che ha autorizzato la società americana a operare sino alla pronuncia dell'Appello, la battaglia lascia Roma e si sposta a Bruxelles per quella che si preannuncia come un euro-battaglia nel pieno rispetto delle regole comunitarie.
A guidare il fronte per la riscrittura delle regole del settore la neonata Tea, Taxi Europe Alliance con oltre 100 mila conducenti di auto bianche il cui rappresentanti presenteranno proprio oggi presenterà la piattaforma. Spiega Loreno Bittarelli a Bruxelles tra i fondatori di Tea: “Un questi ultimi mesi abbiamo lavorato molto per creare la prima Associazione taxi europea denominata TEA – TaxiEurope Alliance. Sin dalla sua nascita TEA rappresenta oltre 100.000 tassisti in Italia, Spagna e Portogallo e sono previste a breve altre adesioni da parte di moltissimi tassisti di diversi Paesi europei. Il nostro principale obiettivo è quello di rappresentare le istanze del settore taxi presso le Autorità comunitarie, al fine di contribuire alla elaborazione della futura politica del Continente in difesa del servizio pubblico dei taxi in Europa. Lavoreremo costantemente a fianco delle Istituzioni UE, per difendere con forza le giuste ragioni della categoria, alfine di garantire migliori condizioni economiche per tutti i tassisti europei. Uno dei primi temi che andremo ad affrontare sarà sicuramente quello della regolamentazione delle piattaforme tecnologiche, alle quali non permetteremo più di fare dumping economico e sociale a scapito del nostro settore”.
Nuove app e taxi sharing
Ancora Bittarelli: “Concentreremo i nostri sforzi, sia a livello europeo che internazionale, per promuovere tutte le iniziative idonee a favorire l’adozione di nuove tecnologie, per migliorare l’ambiente, la sicurezza e la qualità del servizio, anche attraverso la creazione di un unico network globale che integrerà tutte le app esistenti - che oggi nel mondo sono oltre 1.200 - e per sviluppare nuove tipologie innovative di servizio, quali il taxi sharing. Ci teniamo a sottolineare, che tali sistemi saranno pienamente conformi ai quadri normativi europei”.