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Roma
Templari, Lion e Polizia: il viaggio scoperta col Gran Priore d'Italia, Rossi

Se ne parla e tanto se ne scrive, ma I Templari, più che oggetto di leggende, di film romanzeschi, o di speculazioni letterarie, misteriche o esoteriche, sono una realtà storica, fondamentale per conoscere la Storia del Medioevo, ma anche una realtà ricca di spunti più che attuali soprattutto oggi in cui l'umanità sta perdendo progressivamente i veri valori, ormai prigioniera di una spirale inarrestabile di decadenza morale, sociale ed etica.

In tale contesto la conferenza sui Templari, organizzata dal Lion Club Roma Parco di Veio – Flaminia Gens, si pone come punto di riferimento di una epopea che attraversa duecento anni di storia ed intende ripercorrere il cammino dell'Ordine del Tempio, approfondendone origini, motivazioni,  pulsioni; una epopea che proietta i propri valori oltre il tempo ed è tutt’ora attuale richiamandosi allo spirito cavalleresco di chi visse una visione mistica per la quale  ogni azione era comunque finalizzata all’esaltazione del Dio vivente, in quell’afflato che traspira dal Salmo di Davide e che divenne il motto che accompagnò tutta la loro esistenza: "Non nobis Domine, non nobis, sed Nomini Tuo da gloriam".

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Riccardo Vittorio Rossi, di professione Avvocato, di appartenenza Lionistica, di vocazione Templare tanto da raggiungere l’alta carica di Gran Priore del Gran Priorato d’Italia, sarà la guida in un viaggio che, iniziato nell’anno 1118 con la fondazione dell’Ordine dei Pauperes Commilitones Christi Templique Salomonis, si concluderà nel 1314 con il martirio sul rogo di Giacomo de Molay, ultimo gran Maestro dell’Ordine; una conclusione solo formale dell’Ordine Antico che non cancella il testamento spirituale di un Movimento che nel corso dei secoli verrà ripreso in più occasioni per essere tramandato alle future generazioni.

La storia delle Crociate è anche la storia dei Templari: furono infatti Crociati Ugo Des Paynes e otto suoi compagni che nel 1118 diedero inizio alla storia dell’Ordine giurando nelle mani del Patriarca di Gerusalemme di fare propri i voti monacali di povertà, castità e obbedienza, ai quale si aggiunse quello di “stare in armi”, e di offrirsi al servizio dei pellegrini per scortarli ai Luoghi Santi; furono Crociati che Re Baldovino II autorizzò di occupare le scuderie della Moschea di Al Aqsa che si riteneva sorgesse sopra le rovine del Tempio di Re Salomone e per questo vennero soprannominati Templari.

E’ l’inizio di una storia che Riccardo Vittorio Rossi illustra analizzando tutte le sfaccettature della condizione templare partendo dalla Regola a loro “donata” da San Bernardo da Chiaravalle, una Regola che, se li venne sostanzialmente ad equiparare alla condizione monastica per gli ampi spazi dedicati alla spiritualità, alla preghiera ed alla carità, veniva di fatto a creare il Monaco guerriero che nella necessità della guerra poneva il bene primario della riconquista dei Luoghi Santi e della loro difesa.

Numeroso è il ricorso ai filmati che accompagneranno i vari momenti della conferenza: l’organizzazione interna dei Templari con le relative cariche che affiancavano il Gran Maestro ed il percorso per la sua elezione, la struttura territoriale ampia ed articolata che veniva ad interessare l’intera geografia occidentale e medio orientale con strutture in Francia, Italia, Aquitania, Spagna, Portogallo, Germania, le strutture operative composte dalle Magioni, cioè le case Templari, le Caserme, gli Ospedali, luoghi di riposo e di cura in particolare peri pellegrini, le fattorie agricole nelle quali l’agricoltura e l’allevamento vennero praticate in modo intensivo, le Botteghe Artigiane con attività non solo destinate alla guerra ed alla difesa ma anche alla costruzione delle cattedrali realizzate secondo lo stile gotico con tecniche che erano custodite gelosamente dalle varie confraternite. E’ grazie ai Templari che numerose furono le chiese che sorsero ovunque ma tutte con innegabile straordinaria uguaglianza tra le stesse tanto da renderle del tutto riconoscibili.

Un lungo e fascinoso viaggio che si conclude, solo apparentemente, con la persecuzione ed un processo farsa orditi nell’ambito di un progetto criminale ideato da Filippo IV re di Francia con l’appoggio del Papa Avignonese Clemente V per liberarsi dell’Ordine dei Cavalieri Templari: e con la fine del movimento templare finisce anche il concetto di “Cavalleria“ ed ai concetti etici che furono di guida per tutto il Medioevo ed ai quali man mano si sostituì la legge del denaro in “virtù” della quale tutto si comprava e tutto si poteva vendere. Ma la storia dei Templari continuerà tra realtà e leggenda, così come ha sapientemente descritto Riccardo Vittorio Rossi nel suo libro su “La riconquista Cristiana della Terra Santa”.

La conferenza, che si terrà giovedì 7 marzo, anche grazie alla ospitalità fornita dalla Direzione del Circolo dei Funzionari della Polizia di Sato e con la collaborazione del Promotore Finanziario Michele Finotto, lascerà ampio spazio alle domande dei partecipanti per favorire una conoscenza ancora più intensa del fascinoso mondo Templare; sarà anche l’occasione per ripercorrere l’evento della visita di Sua Santità Papa Francesco al Sultano di Abu Dabi negli Emirati Arabi ad ottocento anni dalla storica visita, avvenuta nel 1219, di San Francesco d'Assisi al Sultano Islamico di Egitto e Palestina. di Abu Dabi negli Emirati Arabi.

Un evento, da non perdere, a cui, per chi lo desidera e previa prenotazione, farà seguito una cena presso l’accogliente ristorante del Circolo. Lo ricordiamo: Il giorno è giovedì 7 marzo con inizio alle ore 17,30 : la sede è il Circolo dei Funzionari della Polizia di Stato in Lungotervere Flaminio79/81.

Per ogni ulteriore chiarimento e prenotazione: Lion, Sergio Moschetti, addetto alla Comunicazione (338 6627908)

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