Scontri al corteo sulla scuola: gli agenti caricano, poi si tolgono il casco
Tensioni davanti al Ministero dell'Istruzione: forzati i blocchi degli agenti
Scontri e tensioni davanti al Ministero dell'Istruzione. In viale Trastevere alcuni manifestanti hanno forzato i blocchi imposti dalla Polizia, provocando la carica degli agenti.
A scatenare il caos è stato il passaggio di un'ambulanza, che ha costretto le forze dell'ordine a spostare i blindati che chiudevano il passaggio. Un gruppo di insegnanti si è quindi fatto largo nel varco lasciato libero dal mezzo di soccorso, procedendo nonostante i divieti per raggiungere Montecitorio.
Dopo alcuni attimi di tensione è tornata la calma e gli agenti in tenuta antisommossa di sono addirittura levati i caschi, accolti dall'applauso dei dipendenti scolastici.
Dalle prime ore di venerdì 10 novembre, il personale scolastico si è riunito davanti al Miur per manifestare contro le recenti disposizioni del Ministero dell'Istruzione. "Non abbandoniamo la scuola" e “Più democrazia sindacale nelle scuole” sono solo due dei cartelli comparsi tra le mani degli insegnanti in rivolta.
Più di un centinaio di persone si è unito alla protesta lanciata dai sindacati Cobas, Unicobas e Usb: tra di essi i docenti, ma anche il personale Ata. I manifestanti chiedono al Governo la cancellazione della Buona Scuola, ossia la Legge 107 approvata dall’esecutivo di Matteo Renzi. Tra bandiere, slogan e striscioni del sindacato che colorano l'area antistante al Ministero, ad animare la manifestazione anche gli interventi al microfono di esponenti del sindacato Cobas e dei lavoratori della scuola, che si alternano dalle scalinate del Miur, grazie alle casse audio installate sul cassone di un furgoncino. I lavoratori della scuola e il sindacato rivendicano "un giusto salario, oltre alla risoluzione della precarietà attraverso il rilancio della buona occupazione". Si chiedono anche "miglioramenti del sistema scolastico pubblico e difesa del diritto allo sciopero".
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