Roma

Tentarono di uccidere tre Carabinieri: quindici arresti per furti e rapine con la tecnica della “spaccata”

Volevano uccidere i militari durante i disordini al campo nomadi di Guidonia speronando l'auto di servizio. Presa la “banda della spaccata”

Quindici le persone arrestate, gravemente indiziate, a vario titolo, in concorso tra loro, di una serie di furti, rapine e ricettazione, con il modus operandi della cosiddetta “spaccata” ai danni di aziende e esercizi commerciali, nonché per 3 di loro, del reato di tentato omicidio aggravato nei confronti di tre Carabinieri.

Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Roma, hanno avuto origine dall’analisi, da parte dei Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Roma Trionfale, di alcuni furti aggravati, con il metodo della cosiddetta “spaccata”, messi a segno nella Capitale. 

Ben 11 episodi tra Roma e Viterbo

Il successivo approfondimento investigativo ha consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico degli indagati in ordine a 11 episodi tentati e consumati di spaccate nelle province di Roma e Viterbo, nell’arco temporale tra il 12.11.2022 e 27.01.2024, di arrestare in flagranza di reato un uomo unitamente ad altri due complici, gravemente indiziati di tentato furto aggravato in concorso, con il contestuale recupero e restituzione della refurtiva ai proprietari.

Armati di mazze e spranghe, poi lo speronamento dell'auto dei Carabinieri

 

 

Sono stati raccolti gravi elementi indiziari a carico di tre degli indagati in merito al tentato omicidio di tre Carabinieri presso il campo nomadi di Villalba di Guidonia lo scorso 14.02.2024, quando armati di mazze e spranghe asserragliavano una pattuglia composta da tre Carabinieri, bloccandola mediante la predisposizione di una barricata in strada, colpendo violentemente il mezzo dell’Arma con un autocarro cassonato che lo speronava fino a provocarne il capovolgimento su un fianco.

L'organizzazione della banda

In particolare sono stati raccolti gravi indizi di colpevolezza in ordine al fatto che gli indagati risultavano dotati di una fitta rete di soggetti addetti all’individuazione degli obiettivi e successiva analisi delle vie di fuga e da soggetti addetti a compiere materialmente i furti; inoltre gli autori potevano contare su appoggi logistici localizzati all’interno dei campi nomadi dislocati in tutta la provincia di Roma e gli indagati adottavano, una volta compiuto il furto, ogni misura idonea a garantirsi la fuga, anche mettendo a rischio la vita del personale delle forze dell’ordine intervenuto e degli utenti della strada. In particolare, mediante i preventivi furti di estintori, attivati durante la fuga, riuscivano a creare momentanee nubi di polveri estinguenti che agevolavano la fuga e ostacolavano la loro identificazione nonché l’eventuale inseguimento. Nel corso dell’operazione, sono state eseguite anche 17 perquisizioni nei confronti degli indagati con l’ausilio di personale del Comando Gruppo Carabinieri di Frascati.