Roma
Termovalorizzatore: FdI in guerra contro Gualtieri, De Priamo rompe il patto del Giubileo
L'ex capogruppo in Campidoglio presenta il Ddl che impone una tassa sanitaria a chi costruisce impianti. E poi a Gualtieri: “Ripensaci”
Termovalorizzatore, è il senatore Andrea De Priamo, già capogruppo in Comune di Roma, al quale spetta l'onere di far deflagrare il “Patto per il Giubileo”, l'accordo che avrebbe dovuto garantire una tregua lunga un anno tra Pd e Fratelli d'Italia. E lo fa con una tassa sull'impianto di Santa Palomba.
Con una mossa a sorpresa, De Priamo presenta il Disegno di Legge 1331 che impone a chi costruisce termovalorizzatori e discariche una tassa speciale, definita “Contributo sanitario”. E per dare forza al Ddl si presenta con una platea civica: Nicola Procaccini europarlamentare di Fratelli d’Italia, Marco Altieri portavoce Rete Tutela Roma Sud, Laura Reali Presidente ISDE Roma e Lazio, Giovanni de Laurentis e Mattia Donadel in rappresentanza di comitati di cittadini, Cinzia Negri Presidente Fare Verde Lazio.
De Priamo: "L'impianto di Roma chiaramente sovradimensionato"
Spiega De Priamo senza mezzi termini: “In questo contesto normativo, partendo dal caso di Roma, ritengo che l’impianto previsto a Palomba sia chiaramente sovradimensionato per non vanificare la raccolta differenziata di frazioni, certamente calorifere, ma che potrebbero e dovrebbero essere reimmesse nel ciclo attraverso riuso e riciclo. Faccio dunque un appello al Sindaco e Commissario Gualtieri affinché riveda questa scelta. Inoltre con l’onorevole Nicola Procaccini, al quale va il mio ringraziamento per la presenza e per il suo costante impegno su tematiche ambientali ed energetiche in Parlamento Europeo, auspichiamo che altre forze politiche si uniscano a noi per dare concreta attuazione a una proposta che ha il merito di istituzionalizzare il monitoraggio dell’impatto ambientale di tali impianti, promuovendo al tempo stesso la responsabilizzazione degli operatori e una maggiore trasparenza nei confronti dei cittadini”.
L'iter del Ddl 1331
La palla ora passa al Parlamento in doppia lettura e con identico testo. Se dovesse essere approvato Comune di Roma e Acea dovrebbe rivedere il business plan e decidere se accogliere o meno, l'invito di De Priamo a negoziare.