Roma

Termovalorizzatore Roma, si apre la crisi in Regione Lazio: M5S e Pd divisi

Assessori contro: Valeriani plaude; Lombardi: “Il Piano rifiuti non prevede impianti simili”. Zingaretti tace

Ammesso che le banche decidano di mettere i soldi sul progetto del termovalorizzatore di Roma, realizzarlo non sarà un'opera semplice: il progetto su carta fa esplodere l'asse Pd-M5S in Regione Lazio con gli assessori Valeriani e Lombardi che hanno aperto il conflitto interno a un anno dalla scadenza elettorale.

Scrive il Pd Valeriani attuatore del Piano Rifiuti regionale:"Il sindaco Gualtieri ha annunciato la volontà di chiudere il ciclo dei rifiuti all'interno del confini del Comune di Roma, dotando la città di tutti gli impianti necessari per renderla autosufficiente nel trattamento e nello smaltimento degli scarti: una posizione da apprezzare. In questi anni - aggiunge - abbiamo sempre sostenuto la necessità di raggiungere l'autonomia della Capitale nella gestione del proprio sistema dei rifiuti. Un apprezzamento, quindi, che riguarda anche la decisione di realizzare impianti pubblici, assicurando maggiori controlli per garantire la tutela dei cittadini e la salvaguardia dell'ambiente".

La risposta della “capobastone” 5 Stelle, Roberta Lombardi è eloquente: “Il Piano Rifiuti della Regione Lazio non prevede l'installazione di nuovi inceneritori. Un vincolo che vale per tutti i territori del Lazio, compresa Roma. L'idea di Gualtieri di realizzare un termovalorizzatore non è fattibile, non troverà mai il nostro consenso e non ha nulla a che vedere con la transizione ecologica, perché un inceneritore di tale portata, di ecologico non ha proprio nulla”.

E La Lega di Salvini sorride

E così la crisi politica tra i due alleati è ufficialemente aperta. E ad accorgersene è stata la Lega con il coordinatore Durigon che trattiene a stento il sorriso: "Con il termovalorizzatore, Gualtieri non solo demolisce il piano rifiuti di Zingaretti e 10 anni di non politiche regionali in materia, ma di fatto realizzerà un pezzo del programma della Lega. Anche Letta esulta per la scelta del primo cittadino della Capitale, come dire: felicitarsi per quello che la Lega chiede da sempre. Viene solo da chiedersi se anche gli elettori del Pd siano contenti e condividano la decisione del primo cittadino".

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