Roma

Terrapiattisti smentiti: in Antartide si atterra. La prima pista è italiana.

È stata testata la prima pista d'atterraggio in Antartide. Ciò dovrebbe eliminare ogni teoria del complotto residua sul Polo Sud

Un progetto tutto italiano smentisce uno dei baluardi dei terrapiattisti: in Antartide adesso si può atterrare. È stata infatti testata, con l'atterraggio di un C-130J dell'Aeronautica Militare italiana, la prima pista d'atterraggio costruita su una morena.

La pista è stata completata nei suoi primi 1700 metri di lunghezza e quando sarà completata sarà lunga 2200 metri. Il luogo prescelto si trova a pochi chilometri dalla stazione Zucchelli, nella Baia di Terranova.

Il progetto

L'opera è stata progettata dall'Enea in collaborazione con l'Aeronautica Militare e con Ministero dell'Università e della Ricerca.

"Si tratta di un progetto unico al mondo nel suo genere - ha spiegato il Tenente Colonnello Antonello Germinario, ufficiale ingegnere dell'Aeronautica Militare - estremamente complesso per la severità del contesto antartico e per il sito in cui sorge, che ha richiesto un lunga attività preliminare di studio e monitoraggio della stabilità strutturale, svolta insieme all'Enea e ai ricercatori del Programma Nazionale di Ricerche in Antartide".

 

L'aereo atterrato ha portato con sé rifornimenti e viveri per le stazioni di ricerca in Antartide. Normalmente gli aerei rifornimenti sarebbero atterrati sul pack glaciale, ma quest'anno a causa delle alte temperature il ghiaccio era troppo poco spesso. Questa nuova pista potrà sopperire a questo problema, diventando un hub internazionale, rendendo più agevoli i voli nel continente.

Finora infatti sorvolare il continente antartico era poco pratico e dunque vietato per varie ragioni. Innanzi tutto le condizioni climatiche avverse che rendono difficili la visibilità e le manovre volo. E, soprattutto, la totale assenza di piste di atterraggio nell'interno del continente e la sua conformazione montuosa e accidentata rendono impossibile atterraggi di fortuna.

Sfumano le teorie complottiste sull'Antartide

La costruzione di questa pista dovrebbe smentire ogni teoria complottista sull'Antartide.

Infatti, i complottisti hanno ricamato varie teorie sulla base del divieto di sorvolare l'Antartide e tra questi spiccano i terrapiattisti. Secondo loro la Terra è un disco piatto, sormontato da una cupola che costituisce il firmamento in cui girano un piccolo sole e una piccola luna, a poche migliaia di chilometri d'altezza. Questo disco sarebbe circondato da un'impenetrabile barriera di ghiaccio che costituisce per l'appunto l'Antartide.

Per i terrapiattisti il divieto di sorvolare l'Antartide avrebbe lo scopo di tenere nascosta “la verità” sul mondo. Se qualcuno passasse in aereo sopra il Polo Sud, dicono, vedrebbe che in realtà è un immenso anello di ghiaccio che circonda la Terra. Per questo sarebbe vietato sorvolare l'Antartide e sempre per questo eserciti di tutto il mondo impedirebbero l'accesso al continente.

E ora che c'è questa pista? Cosa diranno i terrapiattisti? Scacco matto, si suol dire.