Roma

Terremoto a Roma: metà città giù dal letto all'alba. Paura ma niente danni

L'epicentro a ridosso del Grande Raccordo, uscita Nomentana a 10 chilometri di profondità. La zona è a bassa sismicità

Dopo il Coronavirus, pure il terremoto che ha tirato giù dal letto alle 5,03 del mattino la zona nord-est di Roma, mentre il resto della città non l'ha minimamente sentito. Un boato, poi una scossa e poi un temporale. Epicentro nel Comune di Fonte Nuova, magnitudo 3,03.

Secondo l'Istituto Nazionale di Geologia e Vulcanologia, l'epicentro della scossa animala si è verificato in una zona adibita a pascolo sulla via Cesarina, in prossimità dell'uscita del Grande Raccordo Anulare della via Nomentana. Prima del terremoto nella zona stava piovendo e i residenti dell'VII e IX Municipio tra Talenti, Montesacro, Bufalotta e Casal Monastero sono stat svegliati prima da un forte boato e poi dalla scossa che è durata pochi secondi.

Per il direttore dell'osservatorio terremoti Ingv, Salvatore Stramondo, “Il sisma è stato avvertito nell'area Nord a Monterotondo a Nord, quindi a Velletri e Genzano nell'area più a Sud. Bisogna spostarci verso Nord, nell'area di Palombara Sabina, e tornare indietro al 1901, per trovare, nella serie storica, un sisma importante e pari 5.2 magnitudo rispetto all'epicentro del terremoto di magnitudo 3.3. alle 5.03 nell'area di Fonte Nuova. Il sisma avvertito oggi si è sviluppato “in una zona poco nota per sismicità” perché «nella serie storica conosciuta, il terremoto più importante» in questa area del Paese è quello accaduto di inizio secolo scorso a Palombara Sabina”.

Ai Vigili del Fuoco sono giunte centinaia di chiamate ma non si segnalano danni.