Roma
Terremoto Ama, la polemica spacca l'M5S: l’assessore Montanari si dimette
Scontro nella giunta Raggi, l'assessore all'Ambiente ha lasciato l'incarico dopo la bocciatura del bilancio di Ama
La polemica sul bilancio Ama spacca l'M5S. Dopo il "no" all'approvazione dei conti della muncipalizzata dei rifiuti, l'assessore Montanari, titolare dell'Ambiente, lascia l'incarico in polemica con Raggi e Campidoglio.
L'ormai ex assessore ha affidato ad una lettera le motivazione delle sue dimissioni. “A seguito dell’approvazione della delibera, con il mio voto contrario, in cui la giunta ha deciso di bocciare il progetto di bilancio di Ama relativo all’esercizio 2017, rassegno in modo irrevocabile le mie dimissioni da assessore non essendo per me più possibile condividere le azioni politiche e amministrative di questa giunta - si legge nel documento - Ritengo di fatto del tutto ingiustificata la bocciatura del bilancio che getta un’azienda che dà lavoro a oltre 11.000 romani in una situazione di precarietà che prelude a procedure fallimentari. Do la solidarietà ai lavoratori dell’azienda e a tutti quelli che si sono sforzati sino ad ora per costruire e non per distruggere. Ringrazio il meraviglioso staff che ha collaborato con me per l’impegno straordinario che ha profuso nel lavorare giorno e notte per il bene della città e tutte le cittadine e cittadini di Roma. Spero che qualcun altro possa in futuro realizzare il nostro sogno".
A far traboccare la proverbiale goccia dal vaso la delibera, approvata nel pomeriggio di venerdì dalla maggioranza M5S, che di fatto dà il via libera alla bocciatura del bilancio 2017, nei confronti della quale l'assessore si era dichiarata contraria. Di fatto in Campidoglio ha così respinto il testo, approvato dal Cda dell'azienda solo il 6 dicembre scorso, dopo un lungo braccio di ferro su una posta contabile da 18 milioni di euro. Pinuccia Montanari è la seconda titolare a lasciare l'incarico dell'Ambiente, da quando, nel 2016, si era stata Paola Muraro ad abbandonare il Campidoglio.
Sulla municipalizzata dei rifiuti capitolini non ha fatto sconti il sindaco Raggi, che, a seguito di un confronto accesso in Campidoglio, sarebbe intervenuta con decisione lamentando anche disservizi nella raccolta: "Sono stufa. Sono dalla parte dei cittadini che hanno perfettamente ragione. È il momento di fare pulizia nel bilancio di Ama e soprattutto nelle strade. Su questo non accetto alcun compromesso - avrebbe detto il sindaco- E non si torna indietro".
Una decisione, quella della Montanari, che ha subito scatenato la reazione delle opposizioni, Pd in primis: "L’assessora Montanari se ne va. È l’ennesima fuga. Le dimissioni dei collaboratori e degli assessori sono l’unica cosa che funziona nella giunta Raggi, non ne sbagliano una - attaccano Enzo Foschi, vicesegretario Pd del Lazio - La città sprofonda tra buche, trasporti pubblici inefficienti e montagne di mondezza. La Raggi non vuole una discarica di servizio, ma Roma è già una discarica. A cielo aperto”.
Rincara la dose Fratelli d'Italia, che, in seguito alla crisi dei rifiuti di Roma, da tempo chiedeva l'addio della responsabile all'Ambiente: “Le dimissioni dell’Assessore Montanari confermano quanto sosteniamo da tempo ovvero che la Giunta Raggi è completamente allo sbando e sui rifiuti sta portando Roma al disastro e che avevamo fatto bene a presentare la mozione di sfiducia alla Montanari respinta dalla maggioranza - attacca De Priamo, capogruppo di FdI in Campidoglio - La Montanari doveva essere dimissionata da tempo dalla Raggi per il disastro sui rifiuti e sul verde pubblico ma l’accanimento unito alle guerre interne su Ama ha condotto ad una situazione fuori controllo aggravata dal teatrino tra Raggi e Zingaretti. Ora sicuramente arriverà qualche altro nome indicato da Milano e Genova e ci diranno che si tratta di un guru dei rifiuti ma la verità è che per salvare Roma non bastano le dimissioni di un assessore ma deve andare al più presto a cada la Raggi è tutta la sua maggioranza”.
Critiche, inevitabili, da tutte le forze di opposizione, ma non solo: "Sono perplesso per la decisione del socio unico Roma Capitale di non approvare il bilancio, scelta che può determinare conseguenze preoccupanti - sottolinea David Porello, consigliere M5S alla Regione Lazio - Comprendo la decisione dell'assessore Montanari, della quale ho personalmente constatato il grande impegno nell'affrontare la complessa situazione che ha trovato a Roma".