Roma

Terremoto Amatrice, palazzine crollate: condanne confermate in Appello

Le palazzine di edilizia popolare erano crollate la notte del 24 agosto 2016, causando la morte di 19 persone

Le condanne per il crollo delle palazzine di edilizia popolare di piazza Sagnotti ad Amatrice, a seguito del sisma che rase al suolo la cittadina il 24 agosto 2016, sono state confermate in Appello. Per tutti gli imputati l'accusa è di omicidio omicidio colposo plurimo, crollo colposo, disastro e lesioni.

I giudici della Corte d'Assise d'Appello hanno quindi confermato la richiesta del Procuratore Generale Mollace che a luglio aveva chiesto la conferma di tutte le condanne. Alla lettura della sentenza in aula c'erano alcuni parenti delle vittime.

Ad essere nuovamente condannati sono stati Ottaviano Boni, all'epoca direttore tecnico dell'impresa costruttrice Sogeap, condannato in primo grado a 9 anni e Maurizio Scacchi, geometra della Regione Lazio-Genio Civile, a 5 anni. Degli altri imputati, due sono deceduti (Corrado Tilesi, ex assessore comunale di Amatrice e Franco Aleandri, allora presidente dell'Iacp) e per uno i giudici hanno deciso il non luogo a procedere, a causa della malattia che l'ha colpito rendendolo irreversibilmente incapace (Luigi Serafini)