Roma

Terremoto centro Italia, vittime in marcia su Roma: “Abbandonati dal Governo”

I terremotati contro il Governo: "Promesse non mantenute”. La protesta di piazza il 18 maggio a Montecitorio

Terremoto del centro Italia, marcia su Roma delle vittime contro il Governo: “Ci hanno abbandonato, non mantenute le promesse fatte”. I terremotati di Lazio, Umbria, Marche e Abruzzo uniti all'assalto di Montecitorio.

“C’è una parte dell’Italia dove il tempo si è fermato. Nel cuore dell’Appenino la ferita del sisma è ancora aperta”. È questo il grido di aiuto e protesta lanciato dal coordinamento dei comitati Terremoto Centro Italia.

Che mette subito in chiaro le cose: “Noi non abbiamo governi amici. Siamo scesi in strada nei nostri territori, siamo scesi in piazza a Roma, abbiamo protestato ma abbiamo anche proposto. Abbiamo scritto emendamenti alle leggi, partecipato ad infinite riunioni, i governi si sono alternati ma la risposta è stata sempre la stessa: una ricostruzione inesistente, un modello di ricostruzione che è imploso su se stesso e che andrebbe cambiato radicalmente perché inadatto, la mancanza di visione e programmazione a medio termine. Insomma l’assenza del Governo, quelli di prima e quelli in carica che solo un anno fa avevano promesso cose che poi non hanno mantenuto. Ed intanto il centro Italia colpito dal terremoto continua a morire lentamente giorno dopo giorno da ben 2 anni e mezzo. Perché chi aveva un lavoro non lo ha più. Migliaia di posti di lavoro, aziende artigiane, agricole, commercianti, costretti a chiudere con pochissime possibilità di riaprire. Perché chi lo ha ancora, inizia a perdere la speranza in un futuro di queste terre, soprattutto i giovani”.

“Ad oggi nessuno, tranne la solidarietà degli Italiani, si è preoccupato di ripristinare la situazione, di riportare le condizioni migliori affinché le persone potessero ricominciare a vivere, lavorare, ed avere una speranza di vita dignitosa per se e per la propria famiglia, nei territori che amano senza dover pensare di abbandonarli - sottolinea il coordinamento, in una nota- . Resistiamo immersi nella natura che amiamo come il gamberetto del lago di Pilato. Non abbiamo bisogno di grandi opere inutili ma di un aiuto concreto a ricostruire e rigenerare la bellezza dei nostri luoghi e la ricchezza che ne deriva per l'Italia intera. Siamo stanchi di un Governo assente che promette e non mantiene e lascia al proprio destino un territorio cosi vasto dell’Italia centrale tra Marche-Umbria-Lazio-Abruzzo. Siamo stanchi di chi usa i soldi destinati ai terremotati (SMS solidali-Fondi Europei) come bancomat per altri fini. Siamo stanchi di passerelle e selfie”.

Pronta quindi la marcia su Roma del Coordinamento Terremoto Centro Italia: “Scenderemo in piazza e manifestare a Roma il prossimo 18 maggio 2019. Invitiamo tutti coloro che condividono le nostre ragioni a sostenerci. Non lasciateci soli”. Appuntamento ore 9:30 a piazza del Popolo direzione Montecitorio.