Terremoto, consegnate le casette. Esplode Amatrice: “Ci avete messo 7 mesi”
Durante la cerimonia di consegna: "Ci avete messo sette mesi per realizzare e assegnare 25 prefabbricati vestiti da casette”
Consegnate delle prime 25 Soluzioni abitative d'emergenza (Sae) di Amatrice, Comune tra i più' colpiti dal terremoto del 24 agosto scorso ed è subito polemica da parte dei cittadini inferociti per i ritardi.
Durante l'intervento del comandante del raggruppamento "Sisma" dell'Esercito italiano, il generale Sergio Santamaria, che si e' detto "orgoglioso di appartenere al Sistema Paese, allo Stato", alcuni residenti del Comune devastato dal terremoto del 24 agosto hanno applaudito ironicamente il militare, protestando contro le tempistiche di consegna delle abitazioni provvisorie. "Ci avete messo sette mesi per realizzare e assegnare 25 prefabbricati vestiti da casette, che vengono chiamate peraltro abitazioni d'emergenza - tuonano i cittadini presenti - qui non si parla più di emergenza dopo sette mesi. Queste case erano state assegnate il 20 gennaio, chiediamo allo Stato quanto ci sono costate queste casette. Noi abbiamo rispetto delle divise, ma non ci venite a dire che siete orgogliosi di questo Sistema. Diciamo le cose come stanno, non le bugie, perché siamo stanchi".
Sergio Pirozzi placa gli animi
Toni alti, tanto che è lo stesso sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi, a dover intervenire per sedare gli animi: "Non mi sembra questo il luogo o il momento, chi ha qualcosa da dire o da lamentare, ci sono i luoghi e gli spazi dove poter dire la propria opinione. Oggi celebriamo l'impegno delle persone, facciamolo nel rispetto di chi non c'è più”.
Le 'casette' del campo Amatrice Zero vanno alle famiglie aventi diritto a cui gli immobili provvisori sono stati assegnati tramite sorteggio il 20 gennaio. "Questa è la quarta tappa di un lungo percorso in cui c'e' stato il lavoro degli uomini - ha detto il sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi - e ogni risultato che si è ottenuto e che si sta ottenendo è frutto del lavoro dell'uomo. Io non lo so cosa il futuro ci riserverà ma se ad operare saranno esseri umani come quelli che ho conosciuto io in questi mesi, allora sono certo che questa terra avrà un futuro".
Il solito taglio del nastro
Dopo il taglio del nastro, alla presenza del presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, del vescovo della Diocesi di Rieti, Domenico Pompili, e dei vertici dell'esercito italiano, gli assegnatari delle 25 abitazioni sono stati chiamati per nome uno ad uno, e ad ognuno di loro è stata consegnata la chiave della nuova "casetta a tempo".