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Roma
Terremoto, fallisce il piano emergenza: rimosso meno del 9% delle macerie

Bilancio negativo nelle terre del sisma: rimosso meno del 9% delle macerie.

 

I sindaci dei comuni maggiormente colpiti dal terremoto dello scorso agosto si sono incontrati a San Benedetto del Tronto per fare il punto sul piano d'emergenza attuato a livello locale e nazionale. Tra gli altri erano presenti Nicola Alemanno di Norcia, Aleandro Petrucci di Arquata del Tronto, Giuseppe Pezzanesi di Tolentino, Maurizio Brucchi di Teramo, Stefano Petrucci di Accumoli, Guido Castelli di Ascoli piceno, Romina Gualtieri di Monsampiero Morico oltre a Pasqualino Piunti Sindaco di San Benedetto del Tronto.
"Dall'incontro e dai resoconti dei Sindaci - ha dichiarato Marcello Fiori, responsabile enti locali di Forza Italia presente all'incontro - è emerso un bilancio molto critico e insoddisfacente dopo un anno dagli eventi. Un vero e proprio fallimento del modello di intervento sin qui realizzato. Abbiamo sempre avuto un atteggiamento responsabile e collaborativo, sia in Parlamento che con i nostri Sindaci, perché siamo convinti che di fronte a una tragedia nel Paese devono prevalere le ragioni dell'unità e della solidarietà. Ma un Paese altrettanto serio ha bisogno di verità per correggere ciò che non funziona. La nostra non è affatto una posizione pregiudiziale ma fondata sui dati di quello che è stato e soprattutto di quello che non è stato fatto".
Dati alla mano, Fiori non ha risparmiato nessun settore. Tra Lazio, Umbria, Abruzzo e Marche sono 2 milioni e 660 mila le tonnellate di macerie prodotte dal terremoto, ma per ora solo 237 mila sono state rimosse. Il Lazio è la regione in condizioni peggiori: su 1 milione 280 mila tonnellate di macerie, solo 100 mila sono state rimosse. Il 35% delle scuole delle zone sismiche dove è già stato fatto un sopralluogo sono state giudicate non agibili. La percentuale di inagibilità degli edifici pubblici, invece, tocca quota 51% rispetto alle 3244 controllate.
Soltanto il 13 febbraio 2017 è stato approvato un primo elenco di interventi per ripristinare la viabilità e prevede 408 progetti per un finanziamento di 389 milioni di euro. Complessivamente sono previsti dai diversi soggetti proprietari e gestori di strade 554 interventi per un totale di risorse pari a 517 milioni di euro. Anche in questo caso il bilancio è drammatico: solo 8 interventi sono in corso di realizzazione e solo 2 sono stati completati.
Sono 796 le persone che nel Lazio hanno fatto richiesta di un'abitazione dopo il terremoto dello scorso agosto, 225 in Abruzzo, 783 in Umbria e 1856 nelle Marche. Solo 750 casette su un totale di 3700 sono state consegnate ai sindaci.
Sono oltre 37 mila i cittadini che usufruiscono del contributo dello stato per una abitazione in affitto e sono 6862 i cittadini ancora ospitati nelle strutture alberghiere. Il costo di queste soluzioni (sino al mese di luglio 2017) per lo Stato ammonta a circa 200 milioni di euro.

 

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