Roma
Terremoto M5S, grillini spaccati: 5 consiglieri si ribellano. Raggi ora trema
Stefàno, Iorio, Sturni, Terranova e Agnello lanciano un documento tematico contro lo "scadimento" del dibattito politico cittadino: senza loro la Raggi cade
Un altro terremoto scuote il Movimento 5 Stelle romano, certificando che l'annuncio del Raggi bis ha spaccato il gruppo grillino del Campidoglio: i consiglieri M5S Enrico Stefàno, Donatella Iorio, Angelo Sturni, Marco Terranova e Alessandra Agnello si ribellano e fanno tremare la Giunta. Senza di loro, il sindaco direbbe addio alla maggioranza.
I cinque consiglieri hanno infatti lanciato un documento tematico contro quello che definiscono lo "scadimento" del dibattito politico cittadino che giudicano fatto di "vuoti slogan che lanciano soluzioni semplicistiche per problematiche complesse, estrema personalizzazione della contesa elettorale".
Quella di Stefàno, Iorio, Sturni, Terranova e Agnello non è, al momento, una fronda nel gruppo di maggioranza in Campidoglio ma chi ne fa parte nelle scorse settimane ha manifestato, Stefàno, Iorio e Terranova su tutti, un dissenso rispetto alle modalità di ricandidatura di Virginia Raggi.
"Si rende necessario un salto di qualità, come MoVimento 5 Stelle, da realizzare con il coinvolgimento di tutte le persone volenterose e capaci, animate dal nostro stesso spirito di rinnovamento. Crediamo quindi che la strada giusta sia quella del confronto e del dibattito con tutte le forze civiche, sociali e politiche che hanno a cuore il futuro della città eterna e dei suoi cittadini con cui avviare un percorso sano e costruttivo, facendo tesoro dell'esperienza politica e amministrativa che abbiamo acquisito negli ultimi anni, e di quanto di buono e positivo realizzato a Roma fino ad oggi", si legge nel testo.
"L'ambiente e i cambiamenti climatici - prosegue il documento - la mobilità, il lavoro e l'economia, le infrastrutture fisiche e digitali, le nuove tecnologie, la cultura e la ricerca, sono questi i temi principali su cui fondare l’azione politica futura puntando sulla riduzione delle disuguaglianze sociali e ripensando il concetto stesso di città, e degli spazi pubblici in particolare, in un’ottica di sostenibilità, trovando un punto di equilibrio tra azioni di sviluppo per un rilancio economico e qualità della vita dell'intera comunità cittadina".
Qualora i cinque consiglieri decidessero di lasciare il Gruppo M5S in aula Giulio Cesare, Raggi si ritroverebbe a 9 mesi dal voto senza la maggioranza.