Roma

Terremoto, Pirozzi dichiara “l'indipendenza”: “Nasce la Contea di Amatrice”

La Contea di Amatrice sarà finanziata con i fondi di bilancio comunale che sono arrivati grazie alla solidarietà degli italiani

Il sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi dichiara “l'indipendenza” del territorio martoriato dal sisma a annuncia la nascita della Contea di Amatrice.

 

 

 

E' finita l'era dell'attesa, non c'è più tempo per aspettare le misure del Governo, tantomeno quello per sperare che l'Unione Europea dia il suo beneplacito.

"Siamo pronti a fare la Contea di Amatrice. Andiamo in Giunta, io do gli indirizzi, poi andremo in consiglio, deliberiamo la Contea e partiamo", ha dichiarato il primo cittadino.

I soldi che gli italiani e i cittadini, da più parti del mondo, hanno catapultato nel piccolo comune reatino con vere e proprie maratone di solidarietà, consentono di sostenere chi decide di non abbandonare la sua terra, per almeno quattro anni.

Detto fatto, quindi. Intervenuto ai microfoni di Radio Cusano Campus, Pirozzi ha spiegato che è già stato studiato tutto: “Daremo un sostegno per non far pagare le tasse e i contributi a tutto il nostro mondo. Poi se il provvedimento del Governo, che secondo me dovrà andare in Europa, avrà l'ok, siamo pronti ad essere felici". Ed ha proseguito: "Non possiamo correre il rischio che magari l'Unione Europea dica di no e restare con il cerino in mano, non posso stare nell'incertezza, la mia gente ha bisogno di certezze. So di iniziative straordinarie che la politica sta prendendo, ma ho la sensazione che queste iniziative che andranno al vaglio della Camera poi avranno bisogno dell'ok dell'Unione Europea, e li' siccome si sfora il de minimis questi aiuti potrebbero essere considerati come concorrenza sleale. Per questo giochiamo d'anticipo, questa non e' una rottura verso nessuno, e' semplicemente un gesto d'amore e di capacita' di prevedere il futuro”.

La Contea di Amatrice quindi sarà finanziata con i fondi di bilancio comunale, fondi che sono arrivati grazie alla solidarietà degli italiani.

“Grazie alle donazioni arrivate dagli italiani e da ogni parte del mondo - prosegue - abbiamo le risorse per sostenere chi decide ancora di resistere qui, perché per quattro anni almeno si tratta di resistere".