Terremoto, l'ultimatum di Pirozzi: “Procedure di guerra o tutti in piazza”
Il primo cittadino di Amatrice: “Avete sette giorni di tempo”
Il primo cittadino di Amatrice Sergio Pirozzi non molla, da vero condottiero alza il tiro e lancia un ultimatum alle istituzioni.
“Se entro sette giorni chi ci rappresenta non si trova soluzioni confacenti al tempo di guerra, il sindaco di Amatrice e la sua gente scenderanno in piazza perché non si possono più aspettare le procedure del tempo di pace".
Il sindaco parla, in particolare, ai quattordici parlamentare che negli scorsi mesi hanno visitato Amatrice e toccato con mano i giganteschi disagi di chi ha avuto il coraggio di non abbandonare la sua terra.
Sgombero di Corso Umberto I dalla neve e messa in sicurezza della Torre Civica, sono solo alcune delle priorità elencate da Pirozzi, che in caso di mancata esecuzione delle opere indicate ha annunciato una grande manifestazione della cittadinanza.
“In questi mesi ad Amatrice sono venuti quattordici parlamentari, hanno visto e assistito ai problemi. Ora pretendo che tutti quelli che sono venuti si facciano portavoce in Parlamento di soluzioni. E nessuno speculi sul dolore e il disagio della mia gente. LO dico e lo ripeto: nessuno osi speculare”, dice il sindaco.
Il 20 gennaio sono state assegnate con un sorteggio alle famiglie sfollate le prima 25 delle 510 casette previste per ospitare i cittadini rimasti senza casa. Ma i lavori sono appena cominciati perché mancano ancora l'allaccio delle utenze, la realizzazione dei marciapiedi e tutte le opere urbanistiche che consentono di rendere la nuova area vivibile.
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