Roma

Terreni comunali per agricoltura “giovane”: lo svarione: “Non c'è nel Prg"

Roma, a Tor Bella Monaca la rissa tra presidente di Municipio Franco e l'assessore Alfonsi: “Quell'area non è destinata all'agricoltura, danno erariale”

Terreni del Comune ceduti a giovani per incentivare l'agricoltura, si accende la bagarre tra il presidente del Municipio VI, Torre e l'assessore Alfonsi: “Le aree del Municipio Roma VI non sono destinata ad uso agricolo come previsto dal Prg”.

Lo svarione del Comune va in onda su Gli Inascoltabili” programma di Radio Roma Sound fm90, dove il presidente del Municipio delle Torri, Nicola Franco lancia accuse pesantissime al Comune di Roma e all'assessore Sabrina Alfonsi

"Il Comune ritiri da delibera per non incorrere in danno erariale"

Spiega il presidente Franco: “Venerdì 27 ottobre l’Assessore capitolino all’Agricoltura, Sabrina Alfonsi, ha presentato il bando per l’assegnazione di terreni agricoli di proprietà comunale per incentivare l’imprenditoria agricola giovanile. Tra le aree scelte, è quella di Tor Bella Monaca – Torre Angela a destare preoccupazione, perché nel Piano Regolatore Generale (PRG) quell’area non è destinata a uso agricolo. Il Municipio chiede con fermezza il ritiro della zona di Tor Bella Monaca – Torre Angela dal bando in autotutela. Il PRG non prevede la possibilità di quanto scritto nel documento capitolino. Nel caso si andasse a bando e vincesse un progetto su quell’area, il comune di Roma sarebbe dunque costretto a risarcire la mancata realizzazione, procurandosi autonomamente un cospicuo danno erariale".

L'accusa sberleffo: "Non sono stati in grado di leggere il Piano regolatore"

Non hanno saputo leggere il PRG. L’area in questione, oltre a non essere destinata a uso agricolo, era stata ceduta dai privati al Comune di Roma per realizzare attrezzature pubbliche a servizio dei quartieri di Torre Angela e Tor Bella Monaca nell’ambito di un Programma di Recupero Urbano. Nel quadro di tale programma è stato sviluppato un Piano urbanistico attuativo proprio da parte del Comune di Roma. Per semplificare, si tratta del Programma di Recupero più rilevante di tutta Roma che prevede un contributo a carico del privato per oltre 47 milioni di euro, espressamente destinato alla realizzazione infrastrutture e attrezzature pubbliche. Fra queste la più importante è rappresentata dal nuovo svincolo di Via Casilina con il GRA in corso di attuazione da Parte di ANAS che vede impegnato lo stesso Comune di Roma grazie ai 12 milioni di Euro provenienti da questo contributo privato. Altra parte dei contributi privati è stanziata per i casali abbandonati dell’area, che il bando dell’Assessore Alfonsi descrive in pessimo stato di conservazione ma organizzati a formare un centro aziendale molto interessante per i possibili usi ai fini produttivi. Caro Sindaco Gualtieri, noi ce la stiamo mettendo tutta per collaborare, ma se i tuoi Assessori non parlano tra loro e ognuno va per la sua strada a rimetterci saranno i cittadini romani".

I casali di Tor Bella Monaca destinati a laboratori di ricerca"

Conclude il presidente del Muncipio VI: "Gli stessi casali nominati nel bando erano stati inoltre individuati dal Municipio, in accordo con l’Università degli Studi di Roma Tor Vergata e i centri di ricerca per la realizzazione di 14.000 mq di laboratori di ricerca, come primo segmento della Città della Conoscenza, in grado di creare circa 15.000 nuove opportunità lavorative. Sabrina Alfonsi conosce bene il progetto dell’Ateneo, dato che il 9-10 maggio scorso ha partecipato al convegno promosso dall’Università degli Studi di Roma Tor Vergata per la presentazione del progetto della Città della Conoscenza. Qualora l’iniziativa dell’Assessore Alfonsi si dovesse concretizzare, stracciando senza motivazioni il contratto in corso per il Programma di Recupero Urbano, Roma si troverebbe obbligata a risarcimenti miliardari a favore dei privati che da tanti anni si sono costantemente impegnati per attuare queste previsioni urbanistiche concepite a partire dalla Giunta Rutelli del secolo scorso”.