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Roma
Terrorismo, condannato ed espulso aspirante jihadista “fai da te”

Sognava di diventa un jihadista doc, cercando in rete informazioni su fucili, lanciarazzi e l'affitto di un camion. Condannato per "autoaddestramento con finalità di terrorismo" il palestinese Abdel Salem Napuls.

 

L'uomo era stato arrestato nel marzo scorso e ritenuto collegato alla rete di fiancheggiatori dell’attentatore di Berlino, risalenti al 19 dicembre 2016. Secondo quanto si è appreso il giudice Boffi ha anche disposto l’espulsione dall’Italia di Napulsi al termine della pena.

L’uomo nei mesi scorsi aveva avuto una altra condanna per droga, poiché, secondo gli inquirenti, avrebbe avuto 4mila dosi di cocaina in una sua vecchia abitazione. Per quei fatti la pena stabilita fu di 5 anni.Quando Napulsi fu bloccato dagli investigatori della Digos della polizia era in compagnia di altre quattro persone, su cui procede l’autorità giudiziaria di Napoli. Secondo l’originario capo di imputazione il palestinese, dopo essersi radicalizzato, ha cercato in rete “istruzioni sull’uso di armi da fuoco, tra cui anche un lancia razzi” e nel deepweb “la possibilità di acquistare mezzi di trasporto pesanti come camion o pick up idonei a montare armi da guerra, nonché a scaricare e visionare modalità di acquisto di armi finalizzati ad arrecare grave danno al Paese” .Nell’ordinanza di arresto per terrorismo Napulsi era sospettato di avere atteggiamenti che corrispondevano alla “progettazione di attentati che hanno un preciso e ben identificabile riferimento negli atti di terrorismo ideati dall’Isis per poter essere eseguiti dagli aderenti nei paesi ritenuti bersaglio, fra cui l’Italia”. Non c’era un’azione imminente.

Per i pubblici ministeri quando fu preso l’uomo si stava informando in rete sull’uso di fucili, di un lanciarazzi Rpg7 e su dettagli logistici per l’affitto di un pickup. Ma nel frattempo aveva anche imparato a sottrarsi ai controlli della polizia con tecniche di contropedinamento.

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