Roma
Test sulle strade di Roma per la Honda Integra. Maxi scooter, vera moto
Il test ride sulle strade malandate di Roma promuove la Honda Integra. Doppio cambio manuale e automatico e consumi ridicoli. Ideale per chi...
di Fabio Carosi
Honda Integra 2019: mai nome fu più azzeccato per questa moto vestita da scooterone, oppure per questo finto maxi scooter col cuore di una vera motocicletta. E perdippiù full optional quanto basta per obbligare a studiare il manuale. Dettaglio di non poco conto è che la trasmissione è a catena. Roba da moto.
La “prova su Roma”, la città con le strade più disastrate della Penisola, è un gioco da ragazzi. Bene, benissimo sul poco asfalto appena rifatto; stabile e sicura sui maledetti sampietrini che, quando sono bagnati, di solito regalano l'emozione di una guida da scuola guida. Ma è sulle superfetazioni dell'asfalto romano, quella specie di fratture meccaniche del pavimento che generano gradini e gradoni, che Integra regala la massima guidabilità sorvolando come se nulla fosse.
Andiamo in ordine per capire come l'Honda sia riuscita a superare le criticità dei maxi scooter in tema di tenuta di strada e frenata e realizzare una due ruote ideale per chi sogna una moto ma è costretto a muoversi in città e ha superato la soglia fatidica delle prestazioni esasperate a fronte di una cilindrata importante come i 745 cc. Il vero segreto subito visibile è la ciclistica da moto con un monoammortizzatore posteriore da 120 mm e Pro link, votato ad assorbire le asperità. Davanti la forcella telescopica sempre da 120 mm di escursione fa il resto del lavoro sporco al quale la obbligano le strade e l'inclinazione che coniuga confort e possibilità di “buttare giù” la moto non appena arriva la curva giusta. Completano l'assetto due ruote da 17 pollici che tradiscono il cuore da moto vera.
Il motore. E' il capitolo più divertente perché è un propulsore generoso con tanto di ruvidità tipica del bicilindrico. E poi, gioia di chi si sposta in città Codice della Strada alla mano, arriva a regalare anche 26-27 km con un litro di benzina che di questi tempi non è poco. Anzi, il paradosso è che a parità di velocità l'Integra prosciuga il serbatoio con la stessa velocità di un modello di cilindrata inferiore. Ma questi consumi sono da veri uomini, quelli che hanno ben chiaro che andare su due ruote in città è come andare in guerra senza lo scudo e quindi, nel dubbio, staccano la manetta invece di spingere per sorpassare, dribblare e superare.
Il super cambio. E' quanto di più divertente si possa chiedere. Volete andare al lavoro senza pensieri nel traffico? L'automatico in posizione “D” fa tutto da solo e lo fa bene e la posizione manuale è praticamente inutile. Volete passare alla guida emozionale? La posizione Sport è pronta con una semplice pressione dell'indice destro e anche qui si apre il dibattito: automatico o manuale? Tutti e due in alternanza per evitare la sindrome da Gran Premio e divertirsi a scalare e a portare il contagiri al limite. Tanto non ci va perché l'automatico riprende comunque il controllo. Da far presente agli ingegneri Honda che l'abbondanza di tasti e tastini sui manubrio obbliga ad almeno 200 km di adattamento. L'abbondanza dà si gioia ma impegna a costruire quei movimenti abituali che permettono di concentrarsi solo sulla strada e sulle sue trappole
Posizione di guida. E qui siamo nel meraviglioso mondo degli scooter. Posizione eretta e defaticante, gambe a 50 gradi circa con una lieve penalizzazione per il peso gravante sulla schiena. Piccolo neo per i più alti: le ginocchia se non si rispetta l'assetto possono urtare contro il megamanubrio.
Cruscotto. Sembra quello di un'astronave con due bottoni di selezione delle funzioni un po' scomodi e duri. E poi la visibilità un po' scarsa per chi porta gli occhiali. C'è di tutto come se fosse una supercar. Anche troppo. E dopo un po' neanche lo guardi più per evitare distrazioni.
Il cliente ideale di Integra. É costruita per gli over 30; ideale per gli over 40 indecisi tra la moto e lo scooter perché costretti ad andare al lavoro su due ruote. E' come acquistare due cose al prezzo di una. Over 50: l'acquisto giusto perché garantisce quel ruggito che è nel cuore e nelle orecchie di chi della moto ha fatto uno stile di vita e nel casco ci mette la testa.