Roma
Tevere navigabile, il sogno della Raggi costa 400 mln. Soldi dal Recovery Plan
Presentato il progetto: 60 km navigabili, dragaggi, traverse per limitare la velocità del corso del fiume e battelli elettrici. Ma serve l'ok dell'Europa
Tevere navigabile, realizzare il sogno di Virginia Raggi costerà 400 milioni di euro. Un mega investimento, grazie al Recovery Plan, per rendere il biondo fiume percorribile ai battelli per 60 chilometri, dal porto turistico di Fiumicino a Castel Giubileo, passando per il centro di Roma.
Il progetto, presentato a sei mesi dalle elezioni e nel bel mezzo della pandemia Coronavirus, è stato presentato in pompa magna dalla Raggi, dal sottosegretario ai Trasporti Roberto Traversi e dal vicesindaco della Città Metropolitana, Teresa Zotta. Tramite la Città Metropolitana, Raggi ha richiesto al Governo 300 milioni di euro di fondi da reperire tramite il Recovery Plan per sostenere l'iniziativa. Un mega progetto al quale bisognerà trovare poi altri 100 milioni per l'acquisto dei battelli elettrici o ibridi che il sindaco desidererà veder scorrazzare tra le acque del fiume.
Del tema si discute da decenni senza mai arrivare a passi in avanti, perché Roma a differenza di altre grandi capitali europee non riesce a sfruttare appieno la possibilità di utilizzare il suo fiume per il trasporto di persone e merci. Ma per la rivoluzionaria Raggi, la Capitale dovrà diventare come le colleghe Londra e Parigi: il progetto preliminare stima la necessità di effettuare dragaggi, traverse per limitare la velocità del corso del fiume per il costo totale di 300 milioni. Soldi necessari per rendere navigabile il Tevere, dove al momento la navigabilità è limitata a brevi tratti, anche per via di un piccolo “salto” del corso d'acqua all'altezza dell'Isola Tiberina.
Ora la palla passa al Governo. Entro fine anno il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti presenterà la scheda tra quelle del Recovery per cercare di avere entro il 2021 le risorse così da poter avere entro la fine del prossimo anno un progetto definitivo con relativo bando. Il tutto, ovviamente, se l'Europa approverà il progetto, cosa che la Raggi dà già per scontato perché “renderà Roma sempre più simile alle altre capitali europee”. Quando si vedrà il primo battello sul Tevere reso navigabile? Le opere fatte con i fondi del Recovery Plan devono essere terminate entro il 2026. è già corso contro il tempo.