Roma
Tiberis, accordo Comune-rom ed esposto ai Nas: Raggi finisce nella bufera
Da destra a sinistra, insorgono le opposizioni: "Raggi smentisca l'accordo"
Tiberis, la spiaggia sul Tevere fimrata M5S finisce nella bufera. Dietro la spiaggia di Ponte Marconi si allunga l'ombra di un patto tra Comune e rom, con le opposizioni che insorgono contro il sindaco Raggi.
"Il Campidoglio fa patti con Zorro, capo rom della zona, per aprire la spiaggia". La "bomba" mediatica si abbatte sulla giunta grillina tra il silenzio delle istituzioni, che, fino ad ora, non hanno smentito il presunto accordo. L'indiscrezione, trapelata dalle pagine de "Il Messaggero", racconta di come al centro della nuova spiaggia sul Tevere ci sia un accordo ufficioso con i funzionari del Campidoglio e i nomadi locali. Una notizia che ha suscitato l'indignazione delle opposizioni, che dalla Lega al Pd hanno chiamato il sindaco Raggi a smentire l'accordo con il capo rom "Zorro". "Non solo lo squallore senza fine dell’ennesimo flop M5S, non solo un lembo di sabbia frequentato solo da personale del Campidoglio per far finta che funzioni - dichiara Luciano Nobili, deputato Pd Anche la beffa della sicurezza dei romani affidata a 'Zorro'. Grazie Raggi, grazie Salvini".
Una polemica che ha inevitabilemente suscitato la rezione di tute le fazioni politiche, che trasversalmente travolgono il sindaco di Roma: “Quell’indegno lembo di sabbia sul Tevere realizzato dalla sindaca di Roma, che furbescamente ha poi deciso di non inaugurare più, a 48 ore dall’apertura si conferma un flop annunciato. Aspettative deluse, con i romani che hanno disertato l’entrata a parte qualche dirigente dell’Amministrazione 5 Stelle – forse chiamato per fare il figurante. I lavori per il Tiberis sono ancora da terminare ma nel frattempo la Giunta grillina ha già speso 70 mila euro, e a settembre però si dovrà già sbaraccare - denuncia Andrea De Priamo, capogruppo di FdI in Campidoglio - Apprendiamo inoltre dalla stampa che vi sarebbe un accordo sottobanco per la gestione del ‘Raggi Beach’. Secondo alcuni giornali una dirigente del Campidoglio avrebbe lasciato intendere ad un accordo tacito tra Roma Capitale e alcuni rom della zona, che vivono in alcuni accampamenti adiacenti. Un’indiscrezione gravissima, e attendiamo smentita della sindaca, secondo cui il Comune non sgombera e i nomadi verificano che l’area del Tiberis non venga occupata. Come Fratelli d’Italia presenteremo un’interrogazione per chiedere chiarezza sia sulla gestione delle risorse spese, quali sgomberi di insediamenti abusivi sono stati effettuati nelle vicinanze, che per capire – anche alla luce di quanto emerso oggi sulla stampa - come l’Amministrazione Raggi intende manutenere e lasciare in sicurezza l’area del Tiberis”.
Il Pd, attraverso il senatore Bruno Astorre, annuncia inoltre in tal senso di aver presentato un'interrogazione parlamentare al Ministero degli Interni, per chiarire questi presunti legami tra Campidoglio e nomadi: "Salvini e Raggi devono spiegare e fornire ogni rassicurazione sul fatto che pezzi di città non sono appaltati ai rom e che vi sono delle sacche di illegalità tollerate, con veri e propri patti con Roma Capitale", ha dichiarato Astorre.
E come se non bastasse, per il sindaco Raggi esplode anche la grana Assotutela. Con il presidente dell'associazione, Michel Emi Maritato, che annuncia un esposto ai Nas poiché allertati dai rischi igienico-sanitari che la spiaggia Tiberis costituisce per i romani:' 'Nei giorni scorsi, tra disservizi e disorganizzazione, ha aperto la prima spiaggia sul Tevere, annunciata in pompa magna dalla sindaca Raggi ma ad oggi rivelatasi un cantiere acielo aperto. E proprio in merito alla realizzazione dei Lido Tiberis, chiediamo alla amministrazione comunale di Roma Capitale se su quel sito siano state preventivamente avviate le necessarie bonifiche edisinfestazioni contro topi e blatte al fine di evitare gravi rischiigienico-sanitari per i cittadini romani - si legge nella nota - Ci troviamo infatti in una zona molto delicata dal punto di vista ambientale e, come associazione che difende i diritti dei consumatori, siamo molto preoccupati per la salute pubblica: per questa ragione, depositeremo presto un esposto ai Nas. Sollecitiamo il primo cittadino a fare opportuna chiarezza sulla vicenda''.