Tiberis, accordo tra rom e Comune. Montanari smentisce: “È una fake news”
L'assessore assicura: "La sicurezza è garantita dalla Polizia Locale".
Tiberis non è nelle mani dei nomadi, parola di Campidoglio. L'assessore Montanari smentisce il presunto accordo tra rom e Comune con una nota ufficiale.
"Il presunto 'accordo con i rom' per l’apertura della spiaggia sul Tevere è una fake news. Non c’è stato alcun contatto per garantire la sicurezza della struttura comunale a Ponte Marconi. La persona che ha rilasciato alla stampa tali dichiarazioni, che non corrispondono a verità, se ne dovrà assumere la responsabilità e dovrà risponderne a tutti gli effetti all’Amministrazione Capitolina e a tutti i cittadini di Roma. Come deve essere, la sicurezza è garantita dalla Polizia Locale. Sulla linea della legalità non arretriamo di un millimetro". Lo dichiara, in una nota, l’assessore alla Sostenibilità Ambientale Giuseppina Montanari. "A sorvegliare l’area attrezzata Tiberis sono i nuclei GSSU e PICS della Polizia Locale impegnati sul posto con una pattuglia nelle ore notturne e con agenti motociclisti in perlustrazione durante il giorno. Con l’Ufficio Speciale per il Tevere, che abbiamo fortemente voluto per dare più forza ed efficacia alla nostra azione, siamo impegnati quotidianamente nel difficile compito di sgomberare insediamenti abusivi lungo il fiume perché è una nostra priorità mettere in sicurezza e restituire ai cittadini la piena vivibilità del Tevere e delle sue sponde, luoghi che rappresentano il cuore della città. L’area attrezzata Tiberis di Ponte Marconi è l’esempio concreto della nostra determinazione e del nostro impegno. Abbiamo bonificato e reso godibile un’area dove da decenni regnava l’abbandono", aggiunge l’assessore.
"Polemiche pretestuose, critiche esagerate e, oggi, anche dichiarazioni non corrispondenti al vero, rischiano di vanificare il grande impegno dell’Amministrazione e darla vinta a coloro che quelle aree le hanno occupate fino a pochi mesi fa - conclude la Montanari - Voglio invitare tutti a vivere la spiaggia, a frequentarla, ad organizzarvi tornei di beach volley o altre attività sportive e ricreative perché la sua fruizione e valorizzazione da parte di tutti è il miglior modo per evitare che possa essere nuovamente occupata da insediamenti abusivi e illegali".