Roma

Tiberis, gli ecologisti contro la spiaggia di Gualtieri: “Inutile e costosa”

Ecoitaliasolidale denuncia l'inizio in ritardo dei lavoro e propone la creazione di un Ente gestore del Tevere

La spiaggia Tiberis finisce nel mirino degli ecologisti. Anche quest'anno l'Amministrazione guidata da Gualtieri ripropone la spiaggia sulle sponde del Tevere, ideata dalla giunta Raggi, e oggetto di diverse critiche. Quest'anno sarà infatti la 5 edizione. 

Ma i lavori sono partiti in ritardo. La spiaggia "secondo i programmi del Campidoglio doveva essere inaugurata il prossimo 15 giugno e rimarrà aperta sino al 15 settembre, mentre i lavori sono iniziati solamente da pochi giorni, in ritardo proprio come le precedenti edizioni", denuncia l'associazione Ecoitaliasolidale.

Tiberis, le problematiche nell'area intorno la spiaggia

Per l'associazione: "In quel tratto delle sponde del Tevere, da una parte all’altra di Ponte Marconi, vi sono più realtà, alcune positive altre proseguono ad essere nettamente problematiche. A qualche centinaia di metri dal Ponte, verso l’Ostiense, a Lungotevere di Pietra Papa, l’area è stata finalmente bonificata dall’enorme baraccopoli che ha creato numerosi problemi per anni e sono in corso i lavori della Regione per dotare il quartiere di un parco fluviale". Ma l'area versa nel degrado. "Tutt’intorno però nulla cambia sulle sponde fra l’invasione fuori controllo di baraccopoli e rifugi di fortuna. Non solo, vi sono cumuli di rifiuti gettati direttamente sugli argini sino alle acque del Tevere, un degrado ed un inquinamento che prosegue ad essere inaccettabile".

Tiberi, le proposte degli ecologisti

“Proponiamo di dare priorità e velocizzare i lavori del parco e di riqualificare per intero gli argini urbani del fiume", ha detto il presidente di Ecoitaliasolidale Piergiorgio Benvenuti. La nostra proposta inoltre è di realizzare un unico Ente gestore del Tevere che si occupi di un progetto complessivo e non certo di una piccola e poco funzionale spiaggia destinata probabilmente a ripetere il flop delle precedenti edizioni”.

Secondo il movimento servirebbe trasformare l'area. “Proseguiamo a proporre l’istituzione di un parco nazionale del Tevere - conclude Benvenuti - un’area che si svilupperebbe su 80 mila ettari di territorio e che sarebbe il sesto parco nazionale per dimensione. Un valore inestimabile per la salvaguardia ambientale, oltre che per il rilancio d’immagine della Capitale”.