Topi in un asilo, il Municipio XIII grida al fake ma una lettera lo smentisce
Smentita e contro smentita, i genitori rispondono così alla presidenza del Municipio
"Topi nell'asilo Giamburrasca? Una fake news". Il Municipio XIII smentisce la versione dei genitori dei bambini, pubblicata, tra gli altri, da Affaritaliani, ma arriva la contro-smentita.
La Presidenza del Municipio nega quanto contenuto nella lettera firmata da molti genitori coinvolti, dando la propria versione ufficiale tramite una mail, e precisando nel merito: "La scuola dell’Infanzia ‘Carlo Evangelisti’ che ha ospitato gli utenti dell’asilo nido Gianburrasca è stata prontamente allestita dalle educatrici per il momento del riposo. In merito al servizio mensa segnaliamo che solo per un giorno è stato previsto il panino, mentre per i giorni successivi è stato garantito il pasto caldo".
"Secondo quanto riportato dalla Poses - prosegue la nota del Municipio - il personale è stato distribuito nelle strutture secondo una modulazione oraria utile a garantire la presenza di almeno una figura di riferimento sia nel turno antimeridiano che in quello pomeridiano. Aggiungiamo che i bambini più grandi di due/tre anni sono stati accolti nella scuola dell’Infanzia Evangelisti garantendo un ambiente più vicino ai loro bisogni e mantenendo i gruppi così da non intaccare le relazioni tra pari, mentre i piccoli (12/24 mesi), sono stati inseriti negli asili nido che avevano posti liberi, scegliendo, per quanto possibile, strutture limitrofe e rispettando la priorità dell’assegnazione al nido più vicino in base all’ordine della graduatoria di accesso.Grazie al lavoro degli uffici, della Poses del Nido e della parte politica si è arrivati a poter offrire comunque un’alternativa, evitando di tenere i piccoli utenti a casa, con i conseguenti e maggiori disagi che si sarebbero arrecati a danno delle famiglie".
Nessun problema con la mensa e nessuna carenza di personale insomma, tutto in regola. O quasi, perché prontamente è arrivata la risposta di uno dei genitori interessati, che pubblichiamo. "Non è ancora stata risolta la situazione dei topi nell’asilo nido romano Gianburrasca - si legge nella lettera - Sono in corso interventi di derattizzazione nella scuola di Montespaccato, nel XIII Municipio, chiusa dall’8 ottobre scorso. Pare che a causare la presenza continua dei ratti sarebbe un problema strutturale, buchi dai quali entrerebbero gli animali. Si sono verificati diversi interventi da parte della ditta a cui il Municipio ha appaltato i lavori prima di capire il motivo. La struttura è stata chiusa la prima volta il 4 e il 5 ottobre. Lunedì 8 ottobre le educatrici hanno chiesto alle famiglie di riprendere i bambini prima delle 12 per la persistente presenza dei topi. Niente scuola per tutta la settimana. I battenti si sarebbero dovuti riaprire lunedì alle 10.30, due ore e mezza più tardi rispetto all’orario canonico per consentire al personale preposto le pulizie, se non fosse che i genitori una volta arrivati davanti alla struttura abbiano trovato i cancelli sbarrati nuovamente. I ratti proprio non se ne sono voluti andare. Nel frattempo il Municipio, in collaborazione con la Poses della scuola, hanno trovato soluzioni tampone per consentire lo svolgimento dell’attività didattica dei bambini. I piccoli tra i due e i tre anni sono stati raggruppati nella scuola dell'infanzia comunale Carlo Evangelisti. Le educatrici hanno allestito un’aula tutta per loro, sono una ventina di bambini. Hanno ricreato una zona notte, portando su loro iniziativa e della Poses, i materassini dall’asilo nido, facendo più viaggi da una scuola all’altra. Il tutto in una confusione generale comprensibile, con le famiglie in continuo contatto tra loro e con le educatrici. Il lunedì sera i genitori hanno conosciuto la sorte dei loro figli e hanno ricevuto la comunicazione di portare il giorno seguente materassini, lenzuola, coperte. E’ stato, inoltre, chiesto di dotare i propri pargoli di pranzo al sacco. Stessa cosa per ieri, i panini sono stati offerti dalla scuola. Da oggi i bambini hanno ottenuto il pasto caldo"
"I minori tra i 12 e 24 mesi sono stati dislocati nei nidi del XIII Municipio che hanno dato la loro disponibilità ad accoglierli - si legge ancora nella lettera - I più fortunati, i primi in graduatoria cioè, sono stati inseriti nei nidi abbastanza vicini al Gianburrasca. I meno fortunati, quelli a cui la graduatoria sorride poco, sono stati assegnati ad asili più lontani, uno si trova addirittura a via delle Fornaci, vicino al Vaticano. Per alcuni genitori è stato impossibile mettersi in viaggio da Montespaccato – è lecito parlare di viaggio quando si deve andare da una parte all’altra di Roma soprattutto negli orari di punta - e sono stati costretti a rinunciare. Conseguenza: bimbi a casa e genitori in grossa difficoltà. Per quanto riguarda la presenza delle educatrici nei nidi provvisori, è stata garantita per tutta la giornata una maestra la mattina e una il pomeriggio. I genitori raccontano però che in sede di comunicazione della struttura assegnata è stato detto loro che l’educatrice dei bambini del Gianburrasca ci sarebbe stata la mattina e non assicuravano la presenza il pomeriggio. Vuoi per la lontananza, vuoi perché mamme e papà non avevano la certezza delle figure di riferimento, molte famiglie hanno preferito trovare altre soluzioni personali per questi giorni di vera e propria emergenza. Oggi in Municipio ha avuto luogo un’interrogazione a risposta immediata in seduta consiliare per fare luce sulla questione. L’asilo nido Gianburrasca, stando a una comunicazione apparsa sul sito del Comune di Roma, dovrebbe riaprire martedì 23 ottobre. Il condizionale è d’obbligo".
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