Roma

Tor Bella Monaca, maxi sequestro di soldi e case. Crolla il clan Cordaro

Maxi operazione nel noto quartiere romano, smantellata l'egemonia della famiglia romana

Sequestri di massa a Tor Bella Monaca, smantellato l'impero del clan Cordaro. Confiscati numerosi beni immobili a carica della famiglia criminale, acquistati tramite il riciclaggio di denaro sporco. Sotto sequestro tutte le attività frutto di illeciti: case, ristoranti, pizzerie, bar e addirittura una squadra di calcio.

 

Dopo lo smantellamento militare di luglio scorso, con 37 arresti, arriva a carico dei principali esponenti della famiglia Cordaro una misura di prevenzione patrimoniale, emessa dalla Direzione Antimafia di Roma. Sono stati infatti individuati come capi e primi promotori dell'associazione: Iuliano Valentino, Cordaro Salvatore, Cordaro Giuseppe,  Palavanti Paola e Cordaro Natascia. Nei confronti dei sei membri la Procura ha chiesto l’applicazione della Sorveglianza Speciale di pubblica sicurezza, con obbligo di soggiorno nel Comune di Roma per anni 3 e di presentazione alla polizia giudiziaria una volta a settimana.

Un'operazione che si colloca nella lotta alle attività illecite nella nota famiglia romana, che annovera più di 50 affiliati ed una struttura organizzativa dotata di risorse finanziarie ed armi. Il clan potevano infatti contare sui proventi illeciti della droga smerciata, che garantiva denaro utilizzata per le attività di riciclaggio. Gli introiti a loro volta venivano immessi nell'economia legale, con l'acquisto di esercizi commerciali, immobili, armi e mezzi di locomozione. Si è calcolato che, in media, l'incasso del gruppo ammontava a circa 125 mila euro al mese. Sono state così scoperte proprietà riferibili al clan come ville con piscina, appartamenti, ristoranti, bar, pizzerie e perfino una società calcistica, ma anche conti correnti e denaro contante. Durante la fase investigativa si era rilevato che nel maggio del 2014 i capi della famiglia avevano dato un'ingente somma di denaro, proveniente dall’attività di vendita di stupefacenti, da reinvestire nell’acquisto di un bar-pizzeria, di un ristorante e di una squadra di calcio in Sardegna, nell’isola della Maddalena.

E’ stato così inferto un duro colpo alla potente famiglia Cordaro, che aveva conquistato il controllo della piazza di spaccio grazie al traffico di cocaina ed hashish. Una vera e propria attività criminale con centro operativo nel popolare quartiere romano, che, negli ultimi anni, si è resa protagonista di una serie di violentissimi fatti di sangue, culminati in un efferato omicidio ed altri tentati omicidi.